Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI MOSTRE; ISTITUTO MAZZINIANO DI GENOVA PERIODICI
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1979
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74
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Emilio Costa
rigenerazione italiana (1836), settimanale di piccolo formato (cm. 13 X 11). Reca sotto il titolo i seguenti motti: Unione , Fermo volere . Il Cironi pensava ohe uscisse nell'Italia Centrale, ma successive ricerche lo dicono pubblicato a Nizza; il suo titolo è emblematico ed è foglio di sicura ispirazione mazziniana. Interessante e poco noto è il Magazzino Pittorico Universale, il primo periodico illustrato italiano, che uscì a Genova presso la tipografia e litografia di Luigi Pontlienier dal 1834 al 1837, il quale si distinse dagli altri periodici pittorici italiani di quel tempo, perché i suoi articoli e le sue incisioni erano originali, e non tratte, come era consuetudine, dalle pubblicazioni straniere.33) Per quanto riguarda il periodo che va dal 1848 a Roma capitale, oltre alcuni giornali genovesi piuttosto rari34) del 1848-1849, erano esposti alcuni periodici di scarsissima reperibilità. È il caso del Piccolo Corriere delle Dante, Giornale di mode e di letteratura, del quale il numero messo in mostra (a. XV, n. 41, 6 aprile 1848) è l'unica copia che si conosca.35) Di notevolissimo interesse è il periodico La Donna. Foglio settimanale di scienze morali e naturali, di letteratura e arti belle, fondato a Genova nel 1855 da una società di emigrati filo-mazziniani, il cui programma era espresso nel motto riportato nella testata: Se voi volete che divengano grandi e virtuosi gli uomini, insegnate alle donne che sia grandezza e virtù.36)
325 Sotto la testata era scritto: Il seguente giornale è destinato principalmente al popolo italiano. Ogni settimana se ne pubblicherà un numero e sarà distribuito gratis . Leona Ravenna cita i pruni quattro numeri conservati nella raccolta di Ersilio Michel a Livorno (Il giornalismo mazziniano cit., p. 11). L'Istituto Mazziniano ne possiede tre numeri, usciti il 22, 29 novembre e 5 dicembre 1836 (a. I, nn. 3, 4, 5). I redattori affermano di essere veri italiani, pronti a sacrificare la vita per la grande causa e di disprezzare la condotta dei moderati. Dichiarano di amare la libertà, la fraternità, l'eguaglianza e di aver fiducia nel popolo per abbattere il dispotismo.
33) Luigi Ponthenier (quello stesso che nel 1828 aveva stampato L'Indicatore Genovese, il primo foglio mazziniano) fu in Italia il primo tipografo a seguire l'esempio straniero e a fondare un giornale illustrato. Nel gennaio del 1834, egli accolse la proposta di Michel Giuseppe Canale e di Luigi Goggi di pubblicare un periodico di divulgazione culturale. Il tipografo affidò la parte illustrativa al noto incisore e pittore Federico Peschiera; gli articoli della prima annata non sono firmati, ma molto probabilmente sono stati opera del Canale e del Goggi i quali successivamente firmavano per esteso, o opponevano la loro sigla, unitamente a pochi altri scrittori. Il periodico era impegnato ad illustrare le scienze naturali, il progresso della tecnica, le biografie di italiani benemeriti in ogni campo di attività umanistica e scientifica. Mazzini guardava con interesse agli articoli di questo periodico, che corrispondevano alla sua concezione della letteratura, colta nelle sue istanze di educazione morale e nazionale. Questo Magazzino incontrava il favore del pubblico: un avviso, pubblicato nel n. 14, del 5 aprile 1834, annunciava la ristampa del primo trimestre. Alla fine del 1837 era stata poi effettuata la ristampa completa delle annate.
3*) Erano esposti numeri dei seguenti periodici: L'Imparziale Ligure, La Bandiera del Popolo, Virtù e Verità, Il Diario del Popolo, Il Giovinetto Italiano; si tratta (tranne l'ultimo) di fogli dei quali non esistono, allo stato attuale delle ricerche, raccolte complete.
35) Aveva iniziato ad uscire a Genova presso la tipografia di Nicolò Faziola nel 1833. Era settimanale, di piccolo formato (cm. 20 X 13); recava il figurino della moda, articoli letterari, recensioni teatrali.
36) Usci dal 4 agosto 1855 all'I! ottobre 1856 (n. 62); pare che a dirigerlo dapprima fossero stati Angelo Bargoni, successivamente Luigi Mercantimi e ne sarebbero stati redattori Agostino Bertoni, Giovanni Cadoiini, Enrico Donatelli, Oreste Rcgnoli (cfr. ATTILIO LOEHO, Gli emigrati politici in Genova nell'epoca del Risorgimento (1852-1860)