Rassegna storica del Risorgimento
REPUBBLICA CISALPINA 1797-1799-- 1800-1802; REPUBBLICA ROMANA 1
anno
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1979
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pagina
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131
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FONTI E MEMORIE
L'ESPANSIONISMO CISALPINO H ED IL CONFLITTO TERRITORIALE H H CON LA REPUBBLICA ROMANA B I
Gli studi sull'espansionismo cisalpino hanno finora trascurato l'argomento delle aspirazioni territoriali della Repubblica verso il sud ed in particolare il problema della vertenza con la Repubblica romana per la delimitazione dei confini. Fu dibattito lungo e complesso giacché in esso si intrecciarono le argomentazioni economiche, le preoccupazioni militari, le aspirazioni dei nuovi Stati italiani e le esigenze della grande politica francese, ma vi si intrecciarono anche gli egoismi regionali e, all'opposto, le tematiche umaniste particolarmente vivaci negli anni delle repubbliche giacobine. Una corrente della storiografìa contemporanea ha portato a ridimensionare la tesi della caratteristica nazionale del giacobinismo italiano ed a rivedere il discorso che si era andato svolgendo sulle tendenze unioniste durante il Settecento e sui rapporti tra le repubbliche italiane. *> È indubbio che gli ambienti giacobini più sensibili alla tematica unionista furono quello cisalpino e quello romano. Ora, la disputa fra le due repubbliche sulPattribuzione di alcuni territori del Pesarese, per il fatto stesso di essersi determinata e per il modo in cui fu condotta, non può non avvalorare la tesi dell'immaturità del movimento unionista.
È noto come la presenza francese negli Stati italiani e l'impressione di instabilità delle nuove creazioni politiche avessero risollevato con urgenza vecchi problemi di confine e nuove aspirazioni territoriali.2) La direzione espansionista di queste aspirazioni si incontrava, in certi casi, con quella prospettata dalla corrente unionista. Se ingenui possono apparire i tentativi degli altri governi italiani, maggior consistenza politica sembra aver avuto il sogno cisalpino di uno Stato lombardo che si affacciasse sui due mari, come eventuale nucleo di un grande Stato italiano. Pare importante sottolineare che, durante il primo periodo di vita della Repubblica cisalpina, questo problema era discusso tanto dal gruppo moderato, quanto da quello degli exagérés. Le istruzioni con cui l'ambasciatore cisal-
'> Gli studi del Rota (per un particolare riferimento al problema dell'unionismo cfr. E. ROTA, L'Austria in Lombardia e la preparazione del movimento democratico cisalpino, Milano-Roma-Napoli, Albrighi-Segati, 1911; Il problema italiano dal 1700 al 1815, Milano-Roma-Napoli, Albrighi-Segati, 1938) rappresentano la conclusione di un ciclo dell'evoluzione storiografica italiana di ispirazione nazionale, che tende a interpretare la storia del '700 come premessa ed anticipazione degli ideali del Risorgimento. Per il dibattito storiografico sulle origini del Risorgimento e sulla componente patriottica dello spirito unionista cfr. F. VALSECCHI, L'Italia nel '700, Verona, Mondadori, 1971. Il problema dell'unionismo settecentesco, che ha suscitato molti contributi alFineirca fino agli anni cinquanta, è stato sollevato raramente negli ultimi anni.
2> Per questo problema cfr. R. CIASCA, Trattative per l'assetto dell'Italia settentrionale nel 1798, in Rassegna storico del Risorgimento, a. XXII (1935), I, pp. 174-184; C. ZAGHI, Le aspirazioni territoriali della Cisalpina in alcuni dispacci diplomatici di Pierre Davida Talleyrand, ivi, a. XXIV (1937), II, pp. 1601-1614.