Rassegna storica del Risorgimento

REPUBBLICA CISALPINA 1797-1799-- 1800-1802; REPUBBLICA ROMANA 1
anno <1979>   pagina <136>
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Giovanna Troiai
l'antico regime, testimoni come le premesse di tale esito fossero, in fondo, presenti fin dal primo anno di vita della repubblica.l7) Il diverso atteggiamento del Direttorio milanese e dei patrioti in occasione dell'accettazione del trattato di alleanza, imposto dalla Francia alla Cisalpina, comprova, appunto, tale rot* tura. Si assiste, infatti, in questa occasione allo stabilirsi di una sorta di alleanza dei gruppi conservatori lombardi con gli inviati del Direttorio parigino per vani­ficare gli slanci di individui sospetti come gli unitari. Allo stesso modo è indi­cativo di una profonda crisi nei rapporti fra i gruppi il contenuto di Le Cri de l'Italie, l'opuscolo stampato a Grenoble nel 1799, per iniziativa di esuli italiani.M Lo scritto è rivolto alla nazione francese con lo scopo di giustificare, agli occhi degli uomini di governo della Francia, la ostilità degli italiani verso il regime napoleonico. Ma è soprattutto da sottolineare quanto dura risulti nell'opuscolo la condanna della politica discriminatoria dei capi moderati cisalpini; ed è inte­ressante notare il fatto che tra i firmatari del documento è il Testi destituito dalla carica di ministro degli esteri dal Trouvé il quale aveva tenuto le fila dei primi rapporti con la Repubblica romana per la questione dei confini marchi* giani.19J La divisione fra i gruppi è confermata dalla lista di patrioti sedi­ziosi allegata al rapporto del 15 dicembre 1798 del ministro di polizia al Direttorio.2") Vi compaiono nomi di ex. direttori recentemente epurati come Sabati, Savoldi Brunetti e Alessandri e, fra gli altri, il nome di Ambrogio Bi-rago, il successore del Testi al ministero degli esteri. Discutibile è l'asserzione, sostenuta dal Rota, di una perfetta intesa fra l'ambasciatore francese Trouvé e il Birago dopo la sua nomina ministeriale,2,) Appare significativa infatti, ai fini di inquadrare la posizione politica del Birago, la lettera scritta al Melzi. all'indomani delle prime epurazioni imposte dal Direttorio alla Cisalpina: il Birago vi parla dei disastrosi effetti per l'Italia dei recenti atti di forza della Francia.22} Risultano in questo senso interessanti anche i rapporti che il ministro tenne, sin dall'inverno 1798, con il gruppo antidirettoriale del Lahoz.a) In una corrispondenza segreta del 1802 si dice ch'egli fosse in contatto con gli ambienti giacobini della seconda Cisalpina che si riunivano intorno al Ruga.24' Gli inter­locutori del ministro degli esteri della Repubblica romana Francois Bremond, il Testi prima e il Birago dopo la primavera del '98, erano dunque entrambi collegati all'ambiente dei patrioti. Ciò è assai interessante ai fini di approfon­dire le motivazioni politiche ed ideali che stanno alla base della volontà espansionistica della Cisalpina verso l'Italia centrale.
17> B. PERONI, Le Cri de l'Italie cit., p. 56. Dello stesso autore si veda anche La passione dell'indipendenza nella Lombardia occupata dai francesi, 1796-1797, in Nuova rivista storica, a. XV (1931), fase. I-II, pp. 60-104.
! B. PERONI, Le Cri de l'Italie cit., p. 551.
W> Sulla figura del Testi cfr. A. PINGAUD, Les Hommes d'État de la République ita-Henne, Paris, Champion, 1914, pp. 72-76.
20J Cfr. G. VACCAHINO, I patrioti anarchistes cit., pp. 68-69.
2I> Cfr. E. ROTA, Vetà napoleonica, in Storia di Milano, Milano, Treccani, voi. XIII 1959, p. 108.
**) ARCHIVIO DI STATO DI MILANO [A.S.M.], Mela restituito, cart. 12-13, Birago a Melzi, Milano, 7 germinale anno VI.
231 L. SEBASTIANI, Ambrogio Birago, in Dizionario Biografico degli Italiani, voi. V pp. 567-568. Si veda anche: A. PlNUAUD, Bonaparte président de la République Italienne] voi. II, Paris, Perrin, 1914, p. 9.
2*) L. SEBASTIANI, Ambrogio Birago cit., p. 568.