Rassegna storica del Risorgimento

REPUBBLICA CISALPINA 1797-1799-- 1800-1802; REPUBBLICA ROMANA 1
anno <1979>   pagina <143>
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L'espansionismo della Repubblica cisalpina 143
inclusione della zona delle alture, oggetto principale della vertenza.57) In una successiva lettera al Birago, Contabili disse di aver parlato all'ingegner Cantoni dell'opportunità di arrivare al Metauro, escludendo però Urbino e Fossombronc, tradizionalmente fedeli a Roma. Egli accennò anche ai vantaggi che avrebbe procurato alla Cisalpina l'acquisto di Fano, località considerata assai interessante dal punto di vista commerciale, e di alcune zone, le più periferiche, del ducato di Urbino. Il Costabili sosteneva che l'eventuale spesa che la Francia si sarebbe accollata per allargare il confine della Cisalpina sarebbe fra l'altro stata compen­sata da una più adeguata disposizione dei posti di dogana.58' Anche l'ingegner Cantoni, dopo i primi rilievi topografici, era d'accordo col Costabili sull'oppor­tunità di una demarcazione dei confini al Metauro e riteneva anzi che la linea Bérthier fosse troppo irregolare. M)
Nei primi giorni di novembre l'ingegner Cantoni presentò al ministro Birago la nuova carta topografica della zona del Pesarese da lui disegnata, tenendo appunto presente l'indicazione di confine proposta dal Bérthier. Il Cantoni proponeva due soluzioni di demarcazione, l'una delle quali, la meno conveniente, escludeva Monte Baroccio e la parte del territorio di Novilara a destra del fiume Arzilla. Nel commentare la questione l'ingegnere ribadiva, tuttavia, che la linea di confine più adeguata sarebbe comunque stata quella del Metauro, in quanto, essendo assai netta, avrebbe evitato l'eventuale ripetersi di contro­versie fra le due repubbliche.60)
In queste contrapposte posizioni, la vertenza si trascinò stancamente senza che nessuna decisione venisse presa. Da Roma si ripeterono le lamentele del Bremond per le presunte scorrettezze cisalpine. Ancora nell'autunno il mini. stro degli esteri si doleva con il Birago del fatto che, avendo chiesto l'ammini­strazione municipale di Fano alla comunità di Novilara di consegnare l'assegna dei grani dell'ultimo raccolto, questa avesse risposto di non sentirsi obbligata in tal senso e di aver già consegnato l'assegna alla municipalità cisalpina di Ri­mini.61) A Milano ci si sforzò in ogni modo per sostenere il programma mas­simo e, comunque, per garantirsi il minimo. Le argomentazioni, come appare dai documenti, erano ancora prevalentemente quelle economiche: mercati di sbocco, fonti di approvvigionamento, possibilità di comunicazioni fra i vari ter­ritori. Irrinunciabile appariva alla Cisalpina, ad esempio, la rivendicazione di quelle comunità che, essendo poste lungo la strada di Pesaro, avrebbero garan­tito alla città agevoli approvvigionamenti. Qualora si fosse stati costretti ad accet­tare una linea di confine più arretrata rispetto a quella ottimale, la Cisalpina avrebbe infatti comunque cercato di garantire a Pesaro alcuni mercati. Così sarebbe stata eventualmente disposta a certe concessioni, come ad esempio la
57) /tu', <>art. 1, f. 40. Giovanni Battista Costabili, Commissario Generale ai Confini della Repubblica Cisalpina, al Cittadino Birago, Ministro delle Relazioni Estere, 17 termidoro,
anno VI.
58) jvit cart. 1, f. 36. Giovanni Battista Costabili, Commissario ai Confini, al Cittadino
Birago, Ministro degli Affari Esteri, Ferrara, 23 termidoro, anno VI.
59) jp cart. it f. 27. L'ingegner Giuseppe Cantoni, Ispettore alla Perequazione dei Carichi, al Cittadino Birago, Ministro delle Relazioni Estere, Pesaro, 6 fruttidoro, anno VI.
0) jpi cart. 2. L'Ingegner Giuseppe Cantoni al Cittadino Ambrogio Birago, Ministro delle Relazioni Estere, Bologna, 13 brumale, anno VI.
ól) iyi cart. 2. Bremond, Ministro della Guerra, Marina e Affari Esteri al Cittadino Birago, Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Cisalpina, Roma, 15 vendemmiale, anno VI*