Rassegna storica del Risorgimento
REPUBBLICA CISALPINA 1797-1799-- 1800-1802; REPUBBLICA ROMANA 1
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Giovanna Troiai
rinuncia a Monteburoccio, ma avrebbe tentato di assicurarsi, quale compenso, alcuni villaggi alla sinistra del fiume Foglia, come Frontino e Mercatino. Tali comunità, si osservava da parte cisalpina, erano infatti collegato a Pesaro e al mare attraverso comode strade, mentre non esisteva nessuna carreggiabile da esse verso la romana Urbino.62' Allargando il discorso in questa prospettiva, si faceva rilevare che, se si fosse rinunciato a località quali Bel forte e Sassocor-varo, al distretto del Rubicone sarebbe mancata una strada * birocciabile per raggiungere Pesaro. La città sarebbe dunque stata ostacolata nell'approvvigionamento di prodotti di prima necessita come legna, fuoco e carbone.63*
Si insistette dunque molto sulle argomentazioni economiche; questa giusti* fìcazione appare assai più sinceramente sentita di quella delle necessità militari. La Cisalpina, pur così tenace nel perseguire i propri disegni espansionistici, non sembrava eccessivamente preoccupata di tenere in stato di difesa i suoi confini verso la Repubblica romana. Malgrado i contrasti, l'ipotesi di una guerra non veniva presa in considerazione e, come notava polemicamente il Bonamini, **> la piazza di Pesaro di fatto non venne mai occupata. Come si è detto, esisteva riguardo ai confini un problema strategico, ma esso non sembrava interessare tanto la Cisalpina quanto soprattutto la Francia. Ne è la riprova il fatto che il riferimento olla questione degli interessi commerciali di Pesaro è sempre conte* nuta in dispacci scambiati fra autorità cisalpine, quello strategico in documenti di carattere diplomatico.
Si trattava comunque delle ultime battute di una volontà espansionista cui non corrispondeva, come si è visto, la coscienza di una sorte comune e, in ultima analisi, una reale vitalità democratica, Cadute le repubbliche giacobine, il discorso sui confini si pose, naturalmente, in termini completamente diversi, quelli cioè volta per volta fissati dall'iniziativa francese. All'indomani di Marengo era ancora aperta la discussione fra la nuova Repubblica cisalpina e la Corte romana per i confini marchigiani e in particolare per la ricca zona agricola del Montefeltro, *. in un quadro che lasciava dunque emergere, anche retrospettivamente, le tendenze espansionistiche della politica cisalpina,
GIOVANNA TROISI
tó> Ivi, cart. 1, F. 129, 17 termidoro, anno VI.
r IV!,Xt1' H 122' L,inSe6ner Giuseppe Cantoni, Ispettore alla Perequazione dei Carichi, al Cittadino Felici, commissario del Potere esecutivo, Rumai, 30 mietitore, anno VI.
Pesaro nella Repubblica Cisalpina cit., p. 42. Sulla promessa del Direttorio cisal-pmo di armare e tenere in stato di difesa San Leo e Pesaro, ved. la Gazzetta Pesarese, n. Ai, p. ni.
I 1 la/iM 2!**L TeSH' Cart' * l****** con la corte di Roma), Ancora nel 1804 1 elaborazione . una nuova carta topografica della Repubblica italiana era un progetto.