Rassegna storica del Risorgimento

CANADA OPINIONE PUBBLICA PROTESTANTE 1846-1860; GIORNALI PROTES
anno <1979>   pagina <154>
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154 Angelo Prìncipe
testanti canadesi, e non solo canadesi, rigenerazione significava nÌent*altro che evangelizzazione degli Italiani; il che rientrava nella missione storica che i pro­testanti anglosassoni in generale si sentivano chiamati ad adempiere: evange­lizzare il mondo, distruggendo la menzogna della Chiesa di Roma.
Quando, infatti, un gruppo di protestanti italiani esuli politici a New York chiese aiuto per la causa italiana alla Christian AlUance, un'organizzazione creata per coordinare il lavoro missionario nei paesi cattolici, le speranze dei proto* stanti del Nord America di penetrare con una missione in Italia toccarono l'apice. L'evangelizzazione degli Italiani scrivevano a commento della no­tizia per mezzo di Italiani di grandi virtù [high personal worth] è di per sé un avvenimento di sovrano interesse per tutti i credenti della dottrina della Riforma, per tutti gli amanti dell'arte e della letteratura... Ma il fatto che attraverso questo lavoro evangelico un immenso beneficio può derivare al resto del mondo, e al nostro stesso paese... non può non risvegliare in noi l'interesse che individualmente abbiamo di preservare il nostro stato di grazia, le nostre famiglie e la nostra patria .
Nel vedere in Italia una lotta soprattutto religiosa contro l'autorità spiri* tuale della Chiesa, i protestanti sovrapponevano alla situazione italiana la loro ideologia e l'esperienza acquisita coi cattolici franco-canadesi, i quali, pur go-dendo delle libertà civili garantite dalle istituzioni britanniche, rimanevano ugualmente, nel giudizio dei protestanti, tuia società arretrata e oppressa perché non s'erano liberati del dominio dei preti. Per i patrioti italiani, invece, la lotta era principalmente politica, diretta contro il potere temporale del Papa, non con-tro l'autorità spirituale del Papato. Perfino i radicali, nel proclamare la Re­pubblica Romana, dichiaravano che il Papa era libero di ritornare a Roma e continuare, sotto la protezione del governo repubblicano, la sua opera di capò spirituale della Chiesa. Neanche il predicatore barnabita Alessandro Gavazzi, il quale nel periodo della sua visita in Canada era già vicino al Protestantesimo, riuscì a far capire ai suoi ascoltatori canadesi la natura soprattutto politica della lotta italiana. In un discorso tenuto a Toronto, il 31 maggio 1853, rispondendo alla domanda Lei è protestante?, Gavazzi replicò: Io non appartengo a nes-snna denominazione protestante, perché questo potrebbe riflettersi negativamente sulla nostra missione in Italia. Non illudetevi, la mia Italia ha tanti pregiudizi contro i protestanti che se io ritornassi protestante gli Italiani non verrebbero neppure ad ascoltare le mie prediche: in Italia non vogliamo ascoltare nessuno che parli contro il Papa e il Papato . 10>
Un aspetto caratteristico dell'appoggio dei protestanti canadesi alla causa del Risorgimento è la mancanza di qualsiasi aiuto pratico: eccetto una raccolta di fondi per mandare un missionario a Roma, niente altro venne fatto-1 non e, comunque, da escludere che Canadesi abbiano collaborato a sottoscrizióni iniziate Inghilterra o negli Stati Uniti. Contrariamente a quanto fecero i loro fratelli americani e inglesi, i quali contribuirono generosamente alla lotta risorgimentale inviando armi e denari, i protestanti dell'Alto Canada furono
Ibidem.
HàiVoni* T ?' ?** AlesMndro G** Punziò nella St. Lawrence iif ?S ' Toronto E*minerj 3 giugno 18S3. i Nel Christian Guardian. 8 novpmh lftdft i n . .. .
a rispettivo ammontare delle offerte Hsta * nomi