Rassegna storica del Risorgimento
CANADA OPINIONE PUBBLICA PROTESTANTE 1846-1860; GIORNALI PROTES
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1979
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// Risorgimento visto dall'Alto Canada 155
assenti da quella gara di generosità che animava le fratellanze protestanti anglosassoni. I2) I cattolici canadesi, invece, risposero con slancio ed abnegazione al* l'appello lanciato dall'altra parte della barricata, inviando somme di denaro, comprando buoni del tesoro papale e allestendo un corpo di volontari, gli zuavi canadesi : più di cinquecento uomini completamente equipaggiati si presentarono volontariamente a Roma per mettersi al servizio di Pio IX.
Le ragioni del mancato coinvolgimene dei protestanti canadesi potrebbero essere numerose, ma la più importante ci pare questa: nessuno di loro si sentiva tanto vicino agli avvenimenti italiani da iniziare una qualsiasi attività pratica, lanciando una sottoscrizione o indicendo riunioni per esprimere la propria solidarietà con i patrioti italiani. Perfino le affollatissime conferenze di padre Gavazzi si svolsero sotto il vessillo della lotta al Papato, benché egli fosse stato presentato al pubblico come reduce della rivoluzione, come uno dei valorosi che avevano difeso Venezia assediata.
Del gruppetto d'Italiani residenti in Canada a quell'epoca (per quanto ri* guarda l'Alto Canada: 18 a Toronto, 11 a Ottawa, 1 a Hamilton e altri 25 o 30 circa sparsi nel resto della provincia 14) solo due furono in un certo periodo della loro vita coinvolti nella lotta risorgimentale: Giacomo Forneri, professore di lingue moderne presso University College nell'Università di Toronto e Gio. Maria Bonacina di Montreal, il quale nel 1841 risultò affiliato alla Giovine Italia,15* Forneri arrivò in Nova Scozia nel 1852 e l'anno successivo si trasferì a Toronto: era troppo anziano, 64 anni, per dedicarsi attivamente alla cospirazione politica. In gioventù, fervente carbonaro, aveva preso parte alla rivolta piemontese del 1821, e per non essere arrestato dovette lasciare l'Italia, iniziando il calvario dell'esilio.16> Gli altri Italiani residenti in Canada, per quanto abbiamo potuto scoprire, o non erano interessati affatto negli avvenimenti politici italiani o non volevano essere coinvolti in ciò che succedeva nella Penisola perché ormai si sentivano canadesi.17)
Gli eventi del 1848 furono visti dai protestanti canadesi come i sintomi della tanto temuta anarchia, che consideravano inevitabile quando il popolo si abbandona a dimostrazioni inconsulte , come, nel loro giudizio, avveniva in Italia.
Niente altro che selvaggia anarchia può nascere da questo, scriveva il Christian Guardian poiché le libertà che il Papa ha già concesso ai suoi sudditi sono assai più di quanto essi meritano e della loro capacità di usufruirne. Pertanto se questa calamità ha intrapreso ormai un decorso inarrestabile, possiamo soltanto immaginare le conseguenze che
1-0) Vedi l'articolo di Federico Curato, Gli Italiani in Gran Bretagna e quello di Howard R. Marraro, GU Italiani negli Stati Uniti d'America, in II Veltro (numero speciale dedicato a Gli Italiani nel Mondo e il Risorgimento ), anno V, maggio-giugno 1961.
-3) Per gli Zuavi canadesi nell'esercito papale vedi; C. E. ROULEAU, La papauté et le Zouaves Pontificaux, Quebec, Le Soleil, 1905. (
W Questo paragrafo è la sintesi di ricerche da me effettuate negli Archivi Nazionali del Canada ad Ottawa, sui moduli del censimento dell'a Upper Canada per l'anno 1861.
15) GIUSEPPE MAZZINI, Scrìtti editi ed inediti, voi. XX, Imola, Galeati, 1914, p. 104.
16) Un profilo biografico di Giacomo Forneri fu pubblicato da JOHN KING nel Varsity del 1881 sotto il titolo MoCaul: Croft: Forneri: ; si veda anche WILLIAM OLDMGBT, Professor James Forneri, U.D., in University of Toronto Monthly, 2 maggio 1902.
17) Secondo ANTHONY SPADA, questa è la ragione per cui gU Italiani residenti a Montreal non erano interessati al Risorgimento; The Italians in Canada, Montreal e Ottawa, Riviera Printing, 1969, p- 62.