Rassegna storica del Risorgimento
CANADA OPINIONE PUBBLICA PROTESTANTE 1846-1860; GIORNALI PROTES
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Angelo Prìncipe
L'arresto, avvenuto il 7 maggio 1851, del conte Guicciardini e dei suoi amici perché sorpresi a leggere un rapitolo del Vangelo fu ampiamente dibattuto e commentato nella stampa canadese. L'arresto della giovane Cunninghame e soprattutto quello di Francesco Madiai e di sna moglie Rosa, colpevoli di leggere la Bibbia, divenne un caso internazionale con lo scambio di note diplomatiche tra i due governi d'Inghilterra e di Toscana. Quel caso ebbe risonanza e popolarità vastissima nei giornali dell'Alto Canada e, nell'atmosfera tesa e rovente dell' aggressione papale, fu il punto focale, il vessillo dietro il quale i protestanti si strinsero per esprimere la loro indignazione contro gli abusi del Papato . Le seguenti dichiarazioni rilasciate per smentire una notizia secondo la quale Francesco Madiai sarebbe morto forniscono un'idea dei sentimenti suscitati dal caso: Madiai vive; dalla prigione, non dalla tomba, accusa il potere che perseguita l'uomo perché studia il libro in cui Dio rivela la sua volontà e i suoi propositi e perché adora il suo fattore nel modo che egli stesso crede più idoneo. Madiai è vittima del duca di Toscana e non ancora un martire della fede, come notizie precedenti dall'Europa fecero supporre. Egli vive, dunque; possa non essere dimenticato come spesso succede ai morti .26)
Solo il regno sardo, che aveva mantenuto lo Statuto, era visto favorevolmente dai protestanti di tutto il mondo, soprattutto quando presenterà le leggi che danneggiavano gli interessi della Santa Sede in Piemonte. In Canada i protestanti che prima della rivoluzione del 1848-49 non avevano simpatie specifiche per nessun leader o governo o Stato italiano, negli anni '50 erano tutti entusiasti di Vittorio Emanuele II. Essi trasferivano alla monarchia sabauda il ruolo che prima attribuivano alla federazione teorizzata da Gioberti, cioè quello di trasformare i vecchi Stati italiani in una nazione moderna senza il rischio di un governo radicale, repubblicano o, peggio ancora, della temutissima anarchia.
Lo Stato sardo sostenevano i protestanti canadesi è stato l'unico in Italia in grado di resistere all' aggressione papale e di onorare quindi l'impegno assunto da Carlo Alberto nel garantire ai suoi sudditi la libertà religiosa e politica. L'evento più importante dei nostri tempi , scriveva il Christian Guardian, è il consolidamento del regime democratico, con conseguente libertà di religione, avvenuto in Piemonte e in Sardegna . Tre avvenimenti resero il Piemonte e Vittorio Emanuele II simpatici ai protestanti canadesi: la politica che provocò la scomunica papale, il riconoscimento del diritto religioso dei Valdesi e la partecipazione del Piemonte alla guerra di Crimea a fianco degli Inglesi e dei Francesi.
Le leggi del 1855 calzavano benissimo con la Clergy Reserve question * in discussione al parlamento canadese proprio in quel periodo. Tale questione si era storicamente sviluppata per due ragioni: da un lato le varie denominazioni protestanti lottavano tra loro per assicurarsi parte delle terre e dei contribuii destinati dal governo al mantenimento del clero protestante, com'era specificato nel Constitutional Act del 1791; dall'altro il partito riformiste appoggiato dai gruppi volontaristici sorti dal Revival si batteva in parlamento per abolire i privilegi ai religiosi e lasciare quindi ai fedeli la responsabilità di
* The Globe* 25 dicembre 1851. Christian Guardiani febbraio 1853. Sul caso Madiai ci sono molti articoli nella stampa canadese; ma i più infornati e utili sono quelli del 23 febbraio e del 13 aprile 1853 pubblicati nel Chmtian Guardian, e quello del 16 febbraio 1853. del Toronto Exammer.
271 Ibidem, 4 maggio 1853.