Rassegna storica del Risorgimento
ALBANIA RELAZIONI CON L'ITALIA 1884-1911; GARIBALDI RICCIOTTI C
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1979
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Le carte albanesi di Ricciotti Garibaldi
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zione della nazione albanese costituivano l'espansionismo deU'Austria-Ungheria e quello della Russia, specie se dalla loro intesa fosse nata una grande Macedonia , la cui sorte, dopo le prove di parzialità a favore della componente bulgara della regione offerte dalle due grandi potenze e, secondo Ricciotti Garibaldi, anche dal gen. De Giorgis -, rischiava di ripetere la vicenda della Romelia orientale.
Notizie sull'attività svolta in varie capitali europee da Ismail Kemal in difesa della sua causa nazionale trovavano risalto nella Gazzetta albanese alla ripresa delle pubblicazioni nell'ottobre 1904, unitamente a ragguagli sui movimenti del principe dei Mirditi, Bib Doda Prenk, proprio allora graziato dal sultano, e del principe Alberto Ghika, verso il quale Ricciotti Garibaldi ai mostrava condiscendente. La stampa periodica albanese in Italia era presente nel 1904, sia pure in mesi diversi, con ben cinque testate; ai tre giornali già esistenti, La Nazione albanese di Lorecchio, La Nuova Albania di Lusi e la Gazzetta albanese di Bennici, si aggiungevano, a Napoli, il Flamuri i Shqiperis (La Bandiera albanese) del prof. Giuseppe Schirò ed a Roma il Laimtari i Shcypenies (L'Araldo d'Albania) diretto dal conte Vladany, originario dell'alta Albania. Eccettuati il quindicinale di Lorecchio e quello di Vladany, durato ancora l'anno seguente, gli altri fogli non sopravvivevano al 1904. L'improvvisa, anche se temporanea, fecondità della stampa italo-albanese, riflesso di posizioni politiche differenziate, favoriva un discorso a più voci, non privo di accenti polemici che investivano lo stesso Ricciotti Garibaldi, all'occasione criticato da Lorecchio per l'avventatezza del suo progettato intervento in Albania e per il rischio di concorrere in tal modo al progressivo smembramento di quel paese.2n
Ma incertezze sulle intenzioni del generale dovevano affiorare pure in Bennici, che ad un certo punto interveniva per scongiurarlo di concentrare i snoi sforzi a sostegno dell'irredentismo italiano e della causa albanese e di accantonare il programma d'una federazione balcanica tra croati, serbi e bulgari, prematura sinché restava aperta la questione skipetara.nì Al segretario del Con' sigilo albanese preoccupava soprattutto di sensibilizzare opinione pubblica ed ambienti di governo al tentativo di recupero dei specifici valori nazionali operato dagli albanesi d'Italia (il cui successo avrebbe potuto volgersi a beneficio dell'influenza italiana nei Balcani sudoccidentali), per ottenere appoggi e concessioni. Particolarmente sollecitate, tra queste, l'istituzione di una cattedra di lingua albanese nell'Università di Roma e la riorganizzazione del collegio ecclesiastico di Sant'Adriano a San Demetrio Corone, come risulta anche da un'interpellanza sulla politica estera dell'Italia in Albania presentata alla Camera dal-l'on. Luigi Gaetani di Laurenzana. 23)
2Q) M.C.R., fondo Ricciotti Garibaldi, voi. XXXVI, doc. 156. Questa relazione di Ismail Kemal non è datata, ma i suoi riferimenti al progetto di una grande Macedonia ed al fatto che deux Puissances panni Ics sbc s'accordent entro Elles pour imposer au Sultan la formation d'un Etat enlevant aux Albanais les trois quarta de leur pays la fanno ritenere contemporanea o di poco posteriore agli accordi austro-russi del 29 settembre 1903.
2 Ivi, voi. XXXVI, doc. 88.
22) M, voi. XXXVI, docc. 70/71.
23) Per gl'interessi italo-albanesi, in Gazzetta albanese del 25 ottobre 1904. L'on. Gaetani non mancava d'indicare le contropartite offerte dagli italo-albanesi: e L'Italia si potrebbe servire di questo ottimo elemento italo-albanese, sia per il personale delle scuole italiane, aia per quello delle poste e dei consolati in Albania. Potrebbe ancora facilitare