Rassegna storica del Risorgimento
ALBANIA RELAZIONI CON L'ITALIA 1884-1911; GARIBALDI RICCIOTTI C
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Ennio Maserati
Il 1 novembre 1904 Ricciotti Garibaldi lanciava un proclama agli elettori di Cassano Jonio affinché inviassero un deputato italo-albanese al Parlamento votando nelle imminenti consultazioni il nome di Carlo Basta. Ma, mentre due altri candidati italo-albanesi, Saverio Masi da Piana dei Greci e Giovanni Strigar! da Santa Sofia d'Epiro, riuscivano a conquistare il collegio di Monreale e rispettivamente di Pozzuoli, soccombeva invece a Cassano Jonio il conte Basta ed invano si cercava poi di assicurargli un altro collegio in Calabria.24) Succedeva anche che, a loro volta, le popolazioni delle colonie si rivolgevano al generale per riceverne sostegno nella presentazione di determinate istanze al governo. Da Villa Badessa, ad esempio, si sollecitavano i buoni uffici del generale presso le autorità centrali per un'applicazione estensiva della legge 13 luglio 1877 sulla Chiesa greca in Napoli, di modo che nella piccola colonia abruzzese venisse ripristinato l'originario rito greco, arbitrariamente soppresso dai Borboni d'intesa con la curia di Roma.
Nei primi mesi del 1905 s'intensificavano i maneggi del principe Ghika per ottenere all'estero il riconoscimento di capo supremo dell'insurrezione albanese. In gennaio, preso contatto con Ricciotti Garibaldi, insisteva per la subordinazione del costituendo corpo di volontari italiani 10 mila uomini il cui sbarco in Albania era previsto nel settembre seguente ad un consiglio di guerra in seno al quale riservava a se stesso un ruolo predominante. Ribadiva inoltre che, immediatamente dopo l'instaurazione di un governo definitivo, i volontari garibaldini avrebbero dovuto abbandonare il paese liberato, lasciando sul posto tutto il loro armamento.26 Era, però, poco verosimile che il generale, pur trovandosi in condizioni di salute tali da sconsigliarne una partecipazione personale alle operazioni in territorio skipetaro, fosse disposto a sottoporre il corpo di spedizione italiano agli ordini di uno stato maggiore di Ghika, nonostante la simpatia nutrita per il principe.27)
Un'investitura formale di capo supremo dell'insurrezione Ghika riusciva a ricevere da un congresso albanese convocato a Bucarest il 23 aprile 1905. Questa assise, svoltasi sotto la presidenza di Ibrahim Themo ma il cui ispiratore era il prete Gaspare Jakova Merturi, procedeva alla costituzione di un comitato direttivo di tre membri con il nome di Kombi (La Nazione) avente sede a Roma, decideva l'adozione dell'alfabeto e dell'ortografia proposti dalla grammatica di Jakova Merturi e proclamava quale unico programma politico l'indipendenza albanese in base ai cinque vilajet di Scutari, Scopia, Salonicco, Monastir e Janina .28) Compito preliminare del direttivo, di cui la rivista bilingue di Yladany, Laimtari i Shcypenies, diveniva organo ufficiale, sarebbe stato
l'emigrazione degli italo-albanesi in quei territori, i quali oggi sono obbligati a cercar lavoro nella lontana America. Vedete, per esempio, i grandi feudatari albanesi che posseggono gran parte della cosi detta Macedonia, sono stati costretti a chiamare il contadino bulgaro mentre potrebbero servirsi con migliori risultati del contadino italo-albanese .
2*> M.C.R., fondo Ricciotti Garibaldi, voi. XXXVI, docc. 109, 110, 121; v. anche La candidatura albanese, in Gazzetta albanese, supplemento al n. 1, a. II, 3 novembre 1904.
25) M.C.R., fondo Ricciotti Garibaldi, voi. XXXVII, doc. 18.
26) Ivi, voL XXXVH, doc. 5.
27) Ivi, voi. XXXVII, doc. 31; v. anche Minacce di moti in Albania, in La Tribuna del 18 maggio 1905; La questione albanese, in Giornale di Sicilia del 21-22 maggio 1905.
28) M.C.R., fondo Ricciotti Garibaldi, voi. XXXVH, docc. 19, 20, 26; v. anche Decisioni del Congresso Nazionale Albanese di Bucarest, in Laimtari i Shcypenies - L'Araldo d'Albania del 1 maggio 1905.