Rassegna storica del Risorgimento
COMITATO LATINO DI PARIGI; MONTANELLI GIUSEPPE
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1980
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G, Montanelli e il Comitato latino
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tenere sotto controllo il Progresso denunziando la pericolosità di un organismo che si poneva in dissidenza con il suo Comitato, pericolosità volutamente sottovalutata dal corrispondente parigino. Tra i nomi che Moja aveva detto di rappresentare nel suo indirizzo di adesione c'era quello di Agostino Depretis, a proposito del quale l'8 settembre Nino Bixio confidava a Remorino che non solo non ha aderito ai latini, ma che li ha combattuti, e quello che più importa, con efficacia . *) Del Progresso Depretis era stato l'anno prima uno dei soci fondatori* passato poi a far parte del consiglio di direzione; e Mazzini, che era in contatto con lui, il 15 settembre lo metteva una prima volta in guardia invitandolo a non dar troppo peso al Compitato] franco-iberico-italico e ad aver fiducia nella linea da lui perseguita; 58) quindi, dopo soli due giorni, gli scriveva un'altra lettera in cui, dopo aver posto l'accento con un eccesso d'ottimismo sulla compattezza del suo Comitato, Mazzini veniva al problema che più gli stava a cuore mettendo al corrente Depretis di tutti i tentativi fatti per trovare un'intesa con il gruppo Lamennais-Montanelli e concludendo con una sorta di aut-auti .. se trovate in coscienza che siamo stati conciliatori abbastanza, ditelo e siate interamente con noi. Interrompete contatto con quei che seminano la discordia; e chiudete loro le colonne del Progresso. Abbiate una via, seguitela e regni fiducia illimitata fra noi .
E del Comitato latino sul Progresso non si fece più parola, anche perché tra l'ottobre e il novembre i repubblicani francesi, impegnati da una sempre più logora situazione interna, ebbero altro a cui pensare. H Progresso, giornale a più voci, nei suoi ultimi mesi di vita continuò ad accogliere i documenti politici più contrastanti, dando ospitalità ora alla lettera di Mazzini a V. Hugo,60* ora alla nota di dissenso di Aurelio Saliceti dal Comitato di Londra;61) ora al Manifesto mazziniano del 30 settembre,62' ora all'esaltazione del ruolo primario della Francia nella prospettiva di un prossimo sbocco rivoluzionario: tó) ma quello di avere una doppia o tripla anima era stato appunto il suo peccato o, se vogliamo, la sua qualità originale.
GIUSEPPE MONSACRATI
5*) N. BIXIO, Epistolario cit., I, p. 53.
57) Si veda G. TALAMO, La formazione politica di Agostino Depretis cit., pp. 192-196.
58) T. GRANDI, Lettere inedite di Mazzini a Depretis, in Bollettino della Domus mazziniana, a. XIV (1968), p. 191.
> Ivi, p. 195.
6> La lettera, datata 20 settembre 1851, fu diffusa nel numero del 4 ottobre.
61) il Progresso, Torino, 3 ottobre 1851.
62) // Progresso, Torino, 13 ottobre 1851.
63) // Progresso, Torino, 16 ottobre 1851, ce La Francia e l'Inghilterra . Altri articoli con apprezzamenti per il ruolo della Francia come avanguardia della rivoluzione europea nei numeri del 9 luglio 1851 ( II centro sinistro ), 8 agosto 1851 (e La politica italiana del centro sinistro ), 28 agosto 1851 ( La Francia ).