Rassegna storica del Risorgimento
MASSARI GIUSEPPE OPERE; STORIOGRAFIA ITALIA; VITTORIO EMANUELE
anno
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1980
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pagina
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33
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Le fonti di Giuseppe Massari SS
nostri comuni amici, e specialmente al mio ottimo Artom, che potrebbe interrogare all'uopo . 67>
Veniamo ora alla cessione di Nizza e della Savoia. Talleyrand, allora ambasciatore di Francia a Torino, non può dare ragguagli di un qualche interesse, perché, da un lato pour respectueuse délicatesse, j'évitais d'aborder avec Sa Majesté un sujet pénible , dall'altro par un sentiment de dignité, Sa Majesté s'abstenait d'en parler officiellement .68) Il ohe è un po' diverso e più umano della frase che ne trae Massari: Il tema era delicato e doloroso assai, e l'animo del Re ne fu singolarmente angustiato .69)
È la volta della visita di Vittorio Emanuele a Firenze nell'aprile del 1860 e dei ricordi di Galeotti.70) Questi non dà altri particolari sull'incontro con Capponi oltre la frase riprodotta da Massari, mentre è più preciso riferendo il colloquio con Niccolini, il quale presentò al Re un esemplare del suo Arnaldo, accompagnandolo con un indirizzo, nel quale ricordava appunto certi versi dell'. rnaZeTo, nei quali si accenna alla speranza di un Principe Liberatore e Guerriero. Il Re accettando il libro e l'indirizzo, rispose al Niccolini che egli era stato Profeta .
Le impressioni del conte di Siracusa durante il soggiorno a Torino nel caldo autunno del 1860 sono tutte riprese fedelmente dal racconto di Giuseppe Fiorelli. Questi termina i suoi ricordi con una frase che Massari ignora: Quali fossero stati gl'intendimenti del Governo del Re a suo riguardo, tu avrai potuto saperlo dal Conte di Cavour, che veniva frequentemente a vederlo .71) Nello stesso capitolo, invece, l'udienza di commiato dell'ambasciatore di Francia, richiamato dopo la spedizione delle Marche e dell'Umbria, è certamente descritta sulla base del ricordo diretto del Talleyrand, ma resa assai male in italiano. Il testo francese dice: Dans cette circonstance critique, je n'ai eu qu'a m'étonner de toutes les ressources d'esprit que deploya Sa Majesté. En m'abste-nant de tout détail, j'ajouterai que chacune des paroles royales fut marquée avec soin de sa perspicacité politique, de sa dignité souveraine, de l'amitié pour la France, du dévouement et l'abnégation la plus absolue pour l'Italie, le tout entremélé de ces éclats de familiarité épicée et gouilleuse, qui donnait une physionomie si originale au Roi V. Em. J'aurais pu dire que j'ai quitte Turin dans l'admiration de l'habilité du Roi, si je ne devais garder ce mot pour le grand Ministre dont je prenais congé le méme jour et qui me fit entendre le plus noble langage .
Quanto alle notizie sul viaggio a Palermo del dicembre del 1860, poiché la fonte è certamente quella del Torrearsa, dobbiamo dire che questa volta Massari vi ha aggiunto qualcosa di suo. Non è vero che Vittorio Emanuele abbia lamentato le amarezze che aveva dovuto patire in tante occasioni, i sacrifizii che tante volte aveva dovuto imporre ai suoi più cari affetti ed ai suoi più delicati sentimenti , allusione maligna, quest'ultima, alla contessa di Mirafiori. La causa nazionale scrive Torrearsa le costava troppo per non sentirsi ad essa legato irrevocabilmente, le costava la vita del padre, e grandi dispiaceri alla perdita della madre, della moglie e del fratello .73) Questo è tutto.
*7) Lettera di Costantino Nigra del 2 febbraio 1878.
68) Lettera di Charles-Auguste Talleyrand-Périgord del 25 marzo 1878.
m Cap. LX.
70 Cap. LXI. Lettera di Leopoldo Galeotti del 27 gennaio 1878.
71) Cap. LXII. Lettera di Giuseppe Fiorelli del 25 marzo 1878.
72) Lettera cit. alla n. 68.
73) Cap. LXIII. Lettera cit. alla n. 46.