Rassegna storica del Risorgimento
MASSARI GIUSEPPE OPERE; STORIOGRAFIA ITALIA; VITTORIO EMANUELE
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1980
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pagina
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38
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Emilia Morelli
originalità gli sarà scappata qualche parola in piemontese? non escludeva la possibilità di un brutto tiro da parte dell'augusto personaggio (che non 8Ì astenne dal qualificare) e nondimeno era determinato a mantenere gli obblighi assunti verso la Germania .83)
L'anno fatale stava per finire e Massari si concede tutto un capitolo rilassante, l'LXXX, ricalcato sulla prosa di Francesco Borgatti. Due sole differenze. Il ministro ferrarese non aveva osato riprodurre in milanese le frasi dei due soldati; la giovane donna del popolo di Massari nella fonte è indicata chiaramente come una fantesca, qualifica che aveva aggravato il reato di diffamazione! W)
Alla medesima fonte va ascritta l'informazione errata almeno allo stato attuale delle conoscenze sulla lettera di Vittorio Emanuele a Pio IX, che il Borgatti data al gennaio o febbraio 1867. ) Ne ha avuto notizia di seconda mano. Ve chi ricorda di aver letto scrive cominciando e finisce: se chi afferma di aver letto cogli occhi proprii questa risposta di Vittorio Emanuele non può garantirne parola per parola la autenticità, ne garantisce però i concetti la forma, e le espressioni, se non tutte autentiche, certamente consimili tutte quante. L'unica supposizione che si può avanzare è che si tratti di un'altra minuta della lettera di risposta a quella di Pio IX del 25 dicembre 1866 che non conosciamo nella sua forma definitiva.86)
Nello stesso capitolo, Massari riproduce anche le poche frasi che gli ha scritto Michelangelo Tonello per ricordare la incoraggiante udienza reale prima della sua partenza per Roana. Proprio le pagine dedicate a questa missione hanno provocato la vivace reazione dell'Olii vi er, alla quale abbiamo accennato cominciando.
Gli avvenimenti precipitano e Garibaldi torna di scena e accanto a Ini Rattazzi e Menabrea, assai distanti fra loro, con Cialdini a fare da terzo incomodo. Massari si guarda bene dal riprodurre il racconto che gli aveva scritto l'aiutante di campo del Re sulla crisi del 1867, racconto che, del resto, lo stesso protagonista addolcisce nelle sue Memorie.88) Anche se alcune frasi sono già
) Lettera di Salvatore Pianell del 15 marzo 1878.
**) Fogli acclusi alle lettere di Francesco Borgatti del 12 e 14 màggio 1878. Nella prima, con falsa modestia, scriveva: ce II nostro comune amico Bettino Ricasoli, potrebbe egli, che fu Presidente del Consiglio, mentr'io era uno, l'ultimo, dei componenti del Ministero da lui presieduto, confermare come il Re mi onorasse di tutta la sua fiducia, e mi facesse dono di una parte della corrispondenza autografa e personale, che egli aveva tenuta con Pio IX durante la missione Vegezzi, e l'altra successiva, che ebbe nome dal nostro bravo Tonello . Avrebbe voluto prendere, a Bologna, oc il pacchetto con queste carte, ma, mancandogli il tempo, scriveva quello che si ricordava.
*5) Cap. LXXX1.
B6) Per un'altra minuta vedi Le Lettere cit., voi. II, pp. 1148-1149. La lettera di Pio IX in Pio IX e Vittorio Emanuele II dal loro carteggio privato, voi. Ili: La questione romana dalla Convenzione di settembre alla caduta del Potere Temporale con Appendice fino alla morte di Vittorio Emanuele II 1864*1870, parte II (/ documenti), per il P. PIETRO Pi URI S.J., Roma, Pontificia Università Gregoriana, 1961, pp. 102-104, dove non v'è la risposta.
*?) Lettera di Michelangelo Tonello del 3 aprile 1878. Per il giudizio di OUivier, vedi n. 5.
8*) Vedi L.F. MENABREA, op. cit., p. 172 sgg.