Rassegna storica del Risorgimento

MASSARI GIUSEPPE OPERE; STORIOGRAFIA ITALIA; VITTORIO EMANUELE
anno <1980>   pagina <45>
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Le /oriti di Giuseppe Massari 45
Custoza e Lissa, malgrado la semiparalisi al braccio di cui soffriva allora, mi parlò con piena fiducia delle sorti d'Italia. Lo rividi dopo Mentana e mi disse che non era lontano il giorno in cui l'Italia sarebbe in possesso di Roma . Un ottimismo che, nella sottile ironia di Artom significava dabbenaggine. Ecco, infatti, il finale della lettera: Io credo però che sia bene per ora lasciare che si formi la leggenda popolare intorno al suo nome. La storia farà più tardi il suo ufficio di assegnare a ciascuno la parte che gli spetta nel gran dramma della formazione dell'unità italiana .II9)
Ci resta da ricordare che la celebrazione della festa dello Statuto del 1877 è stata descritta a Massari da Francesco Borgatti120) e che Castagnola gli ha rife­rito del suo ultimo incontro a Roma Con il Sovrano.J2,)
E, per finire questa prima parte, due significative lettere di Gladstone, a commento del racconto di Massari sulla malattia mortale di Vittorio Emanuele II. Aveva letto subito gli ultimi capitoli e si era dichiarato soddisfatto that your King, whose name will remain dear to Italian Liberty, died with ali the solaces of religion . Si augurava, però, che he l'ound nothing in his access to those consolations, which in any degree tended to detach him by "word or deed from the hardly less sacred cause of Freedotm . Massari deve averlo rassicurato subito sottolineando il fatto che era stato Pio IX a prendere l'iniziativa di non porre alcun ostacolo all'amministrazione degli ultimi Sacramenti al Re morente. E Gladstone, di rimando : The conduci of the Pope in the matter of King Victor Emanuel did him honour: but it was a descent from the high horse, in which the Vatiean loved to see him ride .l22)
* * *
Passiamo ora a considerare quelle informazioni che Massari ha messo quasi sempre da parte perché interessavano la famiglia, la corte, la vita privata del Sovrano.
Famiglia, Ricordiamo innanzi tutto il duca di Genova, per dire che Massari ha ragione di chiamare a testimonio del suo giudizio il generale Menabrea. 123>
Per definire la preparazione del matrimonio del principe Umberto,124) Massari aveva a disposizione due fonti contrastanti, perché entrambi gli infor­matori si attribuivano il merito della scelta, per così dire, in famiglia della sposa. Forse conosceva troppo bene Filippo Oldoini per non sapere che il suo maggior titolo non era l'intelligenza, ma il fatto fortuito di essere il padre della
Lettera del 12 febbraio 1878 cit. alla n. 66.
12) Cap. CV. Fogli cit. alla n. 84.
12 Cap. CVI.
,22) La prima lettera di William Ewart Gladstone, del 31 luglio 1878, si conserva a Santena. (Vedi G. SILENCO, op. cit., p. 209). La seconda, del 10 agosto 1878, a Roma. Massari gli aveva mandato la biografia del Re, ma voleva, soprattutto, notizie utili per quella di La Marmora.
i> Cap. XXXV.
124> Cap. LXXXV. In nota alle edizioni successive alle prime due Massari ricorderà che Quirino Leoni faceva risalire il merito della scelta anche al Gualterio.