Rassegna storica del Risorgimento
MASSARI GIUSEPPE OPERE; STORIOGRAFIA ITALIA; VITTORIO EMANUELE
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1980
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46
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Emilia Morelli
coniessa di Castiglione; non si dimentichi anche la sua notevole bona. L'Ol-doini, infatti, gli aveva scritto da Lisbona:
Dei miei rapporti intimi con questa Corte di cui sono stato sempre rintermcdiario diretto per affari di famiglia e romani non se ne può parlare. Dei dettagli del mio giro europeo per ragguagliare sulle principesse disponibili e idonee, anche meno. Dunque zero. Se vuoi accennare che fui mandato qui come ministro di famiglia per benevola iniziativa del Re Vittorio Emanuele, e si voleva mandarmi ci molto prima se avessi avuto il grado, ed ho potuto render qualche servizio sei padrone; se vuoi aggiungere che SJM. dopo una missione personale in Europa di concerto col ministero e col consenso del Principe fa tanto sodisfatto dei miei rapporti e soprattutto quando ritornai di avergli detto come conclusione finale Quanto c'è di meglio lo abbiamo in casa (la Principessa Margherita ora nostra adorata Regina) che degnò conferirmi di suo Motuproprio il Gran Cordone di S. Maurizio, accompagnandone le insegne colla sua fotografìa firmata al mio indirizzo, la quale conservo preziosamente come onorevolissimo diploma, puoi farlo puranche, aggiungendo che S.M. rispose subito: fu sempre questa la mia opinione ma prima voleva en avoir le coeur net. Ripartite subito per Milano e dite al Principe quanto avete detto a me recandogli il mio pieno consenso . Prima di dire tutto questo bisogna naturalmente farsene autorizzare dalle LL. MM.125>
Ora che avete letto questa prosa, credo possiate concordare col Massari che la mise da parte e riprodusse, invece, quasi integralmente, le notizie che gli aveva fornito Menabrea. Ma anche qui è necessario leggere le parti soppresse per vivacizzare il racconto. Perché il generale savoiardo propose Margherita? Allora correva voce che la principessa Margherita fosse destinata al principe di Rumenia, ed io confesso che mi si stringeva il cuore al pensare che quella nostra graziosa principessa dovesse essere perduta in mezzo alle paludi del Danubio . La reazione del Re all'inattesa proposta del suo aiutante di campo fu: Non ci ho mai pensato, ma mi sembra piccola, e poi ha spirito? a>. Con quali argomenti si convinse a prendere sul serio l'idea?
In quanto a bellezza, dissi a S.M., posso assicurare che è bellissima e si farà più bella ancora e che non è di cosi piccola statura come la crede V.M. In quanto a spirito racconterò a VJVf. un fatterello che ne può dare la misura; come anche della fermezza e risolutezza del di lei carattere. Narrai al Re (ciò che io avevo saputo da qualche intimo della Casa della Duchessa di Genova) che un giorno la giovine principessa indispettita contro i modi poco urbani di un personaggio che non nomino, lo aveva preso per il braccio e conducendolo davanti il ritratto del Duca di Genova, gli aveva fatto de' rimproveri col dignitoso linguaggio di una Dea offesa anziché di una semplice mortale.
Come avvenne l'incontro a palazzo Chiablese, dove il Re si recò per sincerarsi personalmente delle qualità di Margherita prima di proporre a suo figlio questa soluzione?
Andò la mattina al palazzo del Duca di Genova senza farsi annunziare prima ed appena entrato domandò di vedere la principessa Margherita, che si presento tutta turbata al Re in veste modesta da mattina e coi suoi belli capelli biondi appena aggruppati. Essa rispose al Re con tanto garbo che la M.S. ne rimase sorpresa ed incantata.
Credo si debba prestar fede a Menabrea e non a quello che ci racconta il più recente biografo di re Umberto senza citare, come si usa spesso ai nostri tempi,
125) Lettera di Filippo Oldoini dell'8 febbraio 1878. Sembra che Massari dovesse scrivere la biografia deU'Oldoini e non quella del Re!