Rassegna storica del Risorgimento

MASSARI GIUSEPPE OPERE; STORIOGRAFIA ITALIA; VITTORIO EMANUELE
anno <1980>   pagina <55>
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he fonti di Giuseppe Massari 55
una realtà; quell'Evviva era, infatti, inciso su una spada del primo re d'Italia.w3) A proposito di repubblica, Massari aveva a disposizione una testimonianza che non sfrutta forse perché la ritiene uno sfogo ironico; come tale la classifica, del resto, anche il suo informatore. Scrive, infatti, Ludovico Trotti:
Una sola volta in Torino dopo finita la campagna del 1859 trovandosi egli da solo a solo con me nel palazzo di Corte mi spifferò una di quelle sue chiacchierate abbastanza originali ma non mi pare di natura da esser pubblicata.
Egli mi dichiarò che la sua fede politica era repubblicana, esser egli più sincera­mente repubblicano di Mazzini e che se acconsentiva a conservare la corona Io faceva unicamente nella convinzione esser questo il solo modo per fare l'Italia e così via per una buona mezz'ora.
Anche il commento di Trotti è interessante, perché coinvolge un giudizio sulla validità della politica regia nei confronti della Sinistra che, nel 1878, era al potere da due anni.
Io non ho mai creduto affatto al suo repubblicanismo ma egli mi aveva parlato cosi allora molto probabilmente perché qualcuno gli aveva detto che io ero repubblicano. Egli temeva i repubblicani ed ha sempre creduto buona politica il disarmarli coll'abbondare nel loro senso; così ha fatto fino agli ultimi suoi giorni e se dobbiamo giudicare da quanto accade ora sotto i nostri occhi dovremmo convenire che non aveva torto. Ma ora è troppo presto per giudicare l'opera sua da questo punto di vista. 1 futuri destini d'Italia lo proveranno. 144>
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Sono giunta alla fine di questo troppo lungo elenco di brani, di citazioni, di omissioni, di aggiustamenti, che può essere apparso un po' disordinato, ma che, devo confessarlo, mi è costato non poca fatica, proprio perché ho tentato di trovare un filo conduttore che spiegasse il (modo di procedere di Giuseppe Massari. Al quale io credo si debba dare atto di una onestà intellettuale e morale, tanto più meritevole nella biografia del Re in quanto deve avere fatto un note* vole sforzo per non far apparire, in alcuni casi, la sua opinione personale.
Ne è nato un racconto certamente più valido di quello che ha dedicato, con troppo amore, a Cavour e a La Marmora.
EMILIA MORELLI
M3) Vedi A.M. GHISALBERTI, op. ci*., pp. 123-124. M4) Lettera di Ludovico Trotti del 12 febbraio 1878.