Rassegna storica del Risorgimento

CIVICO MUSEO-BIBLIOTECA DELL'ATTORE DEL TEATRO DI GENOVA FONDO
anno <1980>   pagina <124>
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Vita dell'Istituto
Fervido patriota nel cuore del periodo risorgimentale (era nato a Bottanuco in quel di Bergamo il 20 novembre 1802, e si spense il 26 maggio 1877), il Finazzi operò indefes­samente, unendo ad una profonda erudizione una cultura umanistica alimentata anche dai più profondi sentimenti patriottici, che gli valsero perfino il trasferimento coatto da Ber­gamo a Porto Maurizio: trasferimento da lui sopportato con alto senso di dignità e senza la benché minima rinunzia alle sue idee. Dagli anni della sua prima cattedra di filologia classica, storia ed eloquenza a Pavia dove era stato chiamato dalla stima di quel Vescovo, alla sua straordinaria attività per l'Ateneo bergamasco, per fedeltà al quale rifiutò addirit­tura la cattedra di eloquenza offertagli dall'Università di Pisa, il Finazzi pubblicò nume­rosissimi studi. Amico di tutti i più alti ingegni del suo tempo e pertanto, oltre che del Rosmini, anche di Alessandro Manzoni il canonico Finazzi denotò un genio veramente lungimirante, alla luce di un coerente impegno e con una somma di azioni che ben si possono affermare come applicazione logica delle sue idee.
L'oratore è stato presentato dal Presidente dell'Ateneo, prof. Aldo Agazzi, che ha anche concluso la riunione. Preesnti numerosi soci, con il Consiglio direttivo al com­pleto.
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BOLOGNA. Il 15 agosto u.s. si è spento a Bologna, a 86 anni di età, il prof. Ro­dolfo Fantini, membro più volte, negli ultimi quindici anni, del Consiglio direttivo del nostro Comitato, e studioso assai noto del Risorgimento.
Nato a Monticelli Terme (Parma) il 9 giugno 1893, come tanti della sua generazione terminati gli studi liceali partecipò come ufficiale di complemento alla prima guerra mon­diale. Al termine delle ostilità si laureò in Lettere nell'Università di Bologna. Cominciò subito la carriera dell'insegnante, che occupò il resto della sua vita.
La passione degli studi Io portò a pubblicazioni di carattere letterario: Virgilio attrasse la sua attenzione, e il risultato ne furono dotti e fini commenti del poema e delle opere minori. Ma la sua attività di studioso doveva ben presto concretarsi su temi di carattere storico, e in particolare sul Risorgimento.
Oltre un centinaio fra articoli e saggi e alcuni volumi costituiscono il suo valido contributo allo studio di aspetti poco noti o del tutto ignorati della nostra rivoluzione nazio­nale. II tema dell'atteggiamento del clero durante il travaglio unitario lo attrasse in modo particolare e gli fece dettare alcuni notevolissimi saggi, fra i quali citeremo: Il clero bolo­gnese nella crisi del 1859-60, Sacerdoti bolognesi liberali dal 1848 all'Unità Nazionale, Scontri fra autorità ecclesiastica e civile di Bologna nei primi anni dell'Unità, Il Clero Bolognese nel decennio 1859-69, Il Generale Bonaparte e il Cardinale Oppizzoni, Marcellino Venturóli e il suo Diario 1848-1849.
Altro tema che gli ha permesso di portare un contributo del tutto originale è trattato nel volume L'istruzione popolare a Bologna fino al 1860 (Bologna, 1971). Uomini e vicende della sua terra natale gli dettarono studi di carattere locale, fra i quali notevoli i saggi su Renato Brozzi l'orafo di D'Annunzio .
Tutta la sua attività testimonia di una mente educata al rigore filologico nella ricerca, e di un animo spontaneamente portato ai sentimenti religiosi, con una semplicità e ab­bondanza di affari veramente evangeliche. In lui la fede religiosa e l'amore per la Patria trovarono un'armonia rara e sincera, che trasfuse nei suoi scolari e in ogni persona che ebbe la fortuna di incontrarlo*
H nostro Comitato ne rimpiange la perdita, grave tanto sul piano scientìfico quanto su quello morale.
Umberto Marcelli