Rassegna storica del Risorgimento
GIANNELLI PIETRO; NUNZIATURE APOSTOLICHE NAPOLI 1859-1860
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Raymond L. Cummings
ad alcuni degli accordi con la Francia, e, in particolare, all'alleanza con la Sardegna, proprio in una delle sue conversazioni con il Brenier. Comunque, nella sua corrispondenza, il Nunzio non ne fa cenno e tanto meno si dice contrario alla mediazione, che pure doveva considerare essenziale.
Il 21 di giugno e cioè nello stesso giorno in cui Francesco II scriveva al Papa chiedendo il suo parere nei riguardi delle proposte francesi, TAntonelli da parte sua comunicava al Nunzio che, per quanto egli ne sapesse, le proposte in questione equivalevano ad un chiaro abbandono .78) Due giorni dopo, lo stesso Pio IX rispondeva alla lettera del Re: egli accettava, con molta riserva, che fosse stabilito un governo separato per la Sicilia assieme ad una costituzione per il continente, e, nello stesso tempo, metteva in guardia sulle conseguenze derivanti da un'alleanza con il Piemonte.79) Detta alleanza, infatti, tra tutte le richieste francesi, era quella che più aveva ferito l'animo dei conservatori. Nel frattempo, privo di istruzioni speciali ,80) il Nunzio non si azzardava a dare consigli al Re, che egli giudicava incerto e instabile , anche perché sapeva che Francesco II si era già rivolto a Pio IX per consigli. I/Anto-nelli aveva semplicemente suggerito al Nunzio che, con la necessaria delicatezza, gli ricordasse che Roma nutriva la certezza che le sue azioni sarebbero sempre state quelle di un pio monarca .81) E Giannelli prese le misure necessarie affinché la religione fosse sempre salvaguardata sotto il nuovo regime. Ben presto gli eventi richiesero che egli fosse coinvolto più profondamente, giacché il Re cercava, attraverso confidenze ed abboccamenti con il Nunzio di alleggerire la propria coscienza, angustiato come era dal timore di aver tradito il suo stesso regime e la Chiesa.
Il 25 di giugno fu promulgata la Costituzione che Francesco II aveva deciso di concedere, ed essa fu accolta con disordini e con una freddezza che sorpassa quasi ogni credere . ) Le minacce contro gli ecclesiastici, in particolare contro i Liguorini e la Compagnia di Gesù, obbligarono il Giannelli a parlare ai ministri ed allo stesso Re.83) Per le particolari circostanze considerate, egli
7*> 21 giugno 1860, n. 12069, brutta copia, A.S.V., SdS, 1860, r. 165, pacco 35, f. 107.
7*> Pio IX a Francesco II, 23 giugno 1860, in P. Pumi, op. cit., parte II (doc), p. 298.
* Giannelli ad Antonelli, 25 giugno, n. 8647, A.S.V., SdS, 1860, r. 165, pacco 35, ff. 124-126. La maggior parte di questo dispaccio è in cifra. Bermudez de Castro non si mostrò ugualmente reticente: quando Francesco II gli chiese la sua opinione su vari progetti costituzionali, egli consigliò per la parte continentale del Regno una costituzione sul modello di quella del Belgio o della Spagna, oppure la costituzione del 1848 modificata. Per la Sicilia, invece, la costituzione del 1812, con mutamenti da stabilirsi (R. MOSCATI, Il 1860 a Napoli, in Nuova Antologia, voi. XCV, 1960, pp. 172-175).
* Antonelli a Giannelli, 21 giugno, n. 12069, brutta copia, A.S.V., SdS, 1860, r. 165, pacco 35, f. 107.
*8 Giannelli ad Antonelli, 27 giugno, n. 8648, Ivi, f. 128. Per quanto riguarda a Fatto sovrano che fu pubblicato la mattina del 26 giugno e dette un nuovo ministero, vedi Szechenyi a Rechberg, 26 giugno 1860, telegramma, in Le relazioni diplomatiche cit., voi. II, f. 152, n. 116.
> Giannelli ad Antonelli, 4 luglio, n. 8656, A.S.V., SdS, 1860, r. 165, pacco 35, f. 143,