Rassegna storica del Risorgimento
FERRARI GIUSEPPE; LOVETT CLARA MARIA SCRITTI
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1980
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Giuseppe Monsagratl
Au reste je me con firme de plus en plus dans xnon system e: toutes les fois que l'on anticiperà la guerre sur la revolution, l'indépendance sur la liLerté, et aujourd'bui le combat sur la république, on répètera toujours la catastrophe du 1848. J'espérais le succès de Charles Albert, je te le dis en espérant l'insurrection lombarde, la revolution de Milan, elles n'ont pas éclatés; des lors le système piémontais restait seul avec les Remorino, sans Florence, sans Rome, sans les Suisses il était condamné à éehouer, et la faute en était également aux républicains et aux royalistes. Les premirs voulaient la guerre, les seconds la royauté et ils tombaient d'accord tant juste assez pour se faire battre. Comprends-tu maintenant mon isolement, l'impossibili té où j*ai toujours été de donner la main aux Mazzini et aux Gioberti. Resterai-je toujours seul?
Adieu, mon cher Gorresio: d'ici à quelques jours nous nous verrons et nous cau-serons,
Ton ami Ferrari
Con le ultime due lettere siamo nell'estate del '49. Ferrari si trova stavolta a Bruxelles, costretto a rifugiarvisi dopo aver lasciato Bourges. Questa vicenda è stata ricomposta in ogni dettaglio dalla Rota Ghibaudi sulla scorta dei due dossiers Ferrari custoditi rispettivamente a Bourges e a Parigi e peraltro già esplorati in precedenza :178) sappiamo così che dopo alcuni mesi di insegnamento abbastanza discussi, come sempre gli era accaduto in Francia, Ferrari viene coinvolto nelle indagini aperte dopo i fatti del 13 giugno 1849; già da mesi sottoposto ad assidua sorveglianza, Ferrari è ora accusato di essere tra gli organizzatori di un movimento che avrebbe dovuto appoggiare in provincia l'insurrezione della capitale, poi fallita. Subito sospeso dall'incarico, mentre le indagini proseguono Ferrari fa ritorno a Parigi; il 16 luglio la magistratura della capitale riceve da quella di Bourges la richiesta di effettuare una perquisizione nella casa del filosofo, ma il 18 il commissario di Saint-Germian riferisce che l'italiano è irreperibile, presumibilmente fuggito a Bruxelles dove ha chiesto che gli venga recapitata fermo posta la corrispondenza a lui destinata.179)
Molto interessanti per essere a quanto mi consta la sola testimonianza diretta di Ferrari sulla precipitosa conclusione del suo breve soggiorno a Bourges, queste due lettere aprono tuttavia qualche interrogativo nel momento stesso in cui ne sciolgono altri. Un primo problema si pone circa la data della fuga a Bruxelles e del successivo ritorno a Parigi. Per quel che riguarda il primo episodio, risulta che il commissario invia il suo rapporto il 18 luglio; Ferrari invece scrive a Gorresio di aver lasciato Parigi il 20 luglio, un giorno prima della vista della polizia. Il che vuol dire che o la data fornita dal rapporto è inesatta o Ferrari non ricordava con precisione cosa per la verità abbastanza improbabile il giorno della sua partenza. Altre ipotesi non sembrano possibili.
Il secondo problema è quello che concerne il momento del ritorno di Ferrari in Francia: la Rota Ghibaudi ritiene che egli sia rimasto in Belgio sin
178) C. D'AMATO, Ideologia e politica in Giuseppe Ferari eh., p. 744, afferma che il dossier Ferrari di Bourges è stato utilizzato per la prima volta dalla Rota Ghibaudi. Sembra invece, stando ad A. LEVI, // pensiero politico... cil., p. 371, nota 1, che lo stesso materiale sia stato in precedenza sfruttato da CHARLES DEJOII, Trois Italiens professeurs en France sous le Gouverneme.nl ole Juillet. in Annales de la Facuite des Letlres de Bordeaux et de VUniversité du Midi, Bulletin Italien, tome XII, n. 3, luglio-settembre 1912, pp. 56-84.
179) ROTA GHIBAUDI, Ferrari, pp. 189-200.