Rassegna storica del Risorgimento
MARCHETTI GIUSEPPE
anno
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1980
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pagina
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299
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Giuseppe Marchetti, il garibaldino undicenne 299
I trevigiani si distinsero in svariate occasioni nella difesa di Venezia.18) Ad esempio, il 23 ottobre 1848, partendo da Treporti, riuscirono ad occupare la zona del Cavallino, di rilevante importanza strategica; e, alla fine, quando il comando multare ritenne che era necessario abbandonare i forti (ormai distratti) di Marghera e ritirarsi sul ponte translagunare, per convincerli ad indietreggiare fu forza fare un inganno, dicendoli destinati a custodire il ponte e che altri sarebbero venuti in loro vece .19J
Soldati trevigiani operarono anche a Chioggia,20) dove si trasferì la famiglia Marchetti. La cittadina lagunare, con l'importante forte di Bròndolo, ebbe una parte notevole negli episodi militari degli anni 1848-1849. Degna di nota è, ad esempio, la sortita di Bròndolo, avvenuta nella notte del 1 agosto 1849 (quando Garibaldi s'imbarcava a Cesenatico su tredici bragozzi chioggiotti) e conclusasi, dopo aver superato Conche (Padova), con la cattura di preziose riserve alimentari, di molti prigionieri e della bandiera del 18 reggimento austriaco: la sola che sia stata strappata al nemico nel periodo '48-'49.21)
Chioggia si era liberata dagli Austriaci contemporaneamente a Venezia. Già il 18 marzo 1848 vi era stato un tumulto di popolo per l'arrogante comportamento di un ufficiale esattoriale, che esigeva il pagamento di una tassa da parte di una famiglia povera. Donne e uomini di ogni età, di ogni condizione, preceduti da bandiere tricolori, da busti di Pio IX in cima a picche e dalla bandiera pontificia, colla civica banda sfilarono per il corso e, forzate le porte dei campanili, suonarono a festa le campane. Temendo la reazione delle truppe austriache, nella notte tra il 22 e il 23 marzo, il podestà Antonio Naccaria) attirò con un pretesto, nella sua casa, il barone Giuseppe Gorizzuti, che comandava quelle truppe, e, con altri patrioti, riuscì a trattenerlo, promettendogli la libertà solo se avesse firmato l'atto di resa. Le trattative si conclusero all'alba; il comandante austriaco firmò, penetrato dalla contingenza delle circostanze, e nel desiderio di evitare qualunque disordine .24)
Alle ore 17 del 24 marzo fu costituito il Governo Provvisorio della Repubblica di Chioggia (composto da un presidente, il Naccari, e da otto ministri). Ebbe, però, una vita breve. Il 30, infatti, con alto senso di responsabilità, decideva di aderire all'invito di Venezia e si sottometteva a quel governo, trasformandosi
W) COMUNE DI VENEZIA, Manifestazioni popolari per il 130" anniversario della rivo-luzione e della difesa di Venezia nel 1848-1849, tenute a Mestre e a Venezia (1-2 dicembre 1979) con relazioni di Paul Ginsborg dcLTUniv. di Cambridge e di Franco Della Pernta dellTIniv. di Milano.
19> V. MARCHESI, Storia documentata della rivoluzione e della difesa di Venezia negli anni 1848-'49 tratta da fonti italiane ed austriache, Venezia, 1916, p. 413.
3*) N. GIACCHI, / Lombardi alla difesa di Venezia nel 1848*49, in Bollettino dell'Ufficio Storicoi del Corpo di S.M., 3 (1930).
2) G. PEPE, Histoire des revolution et des guerres déltalie, Paris, 1850, p. 386.
221 C. BULLO, Delle condizioni statistiche e commerciali di Chiaggia, Padova, 1866,
p. 37.
23) Antonio Naccari (Chioggia, 28 febbraio 1840-9 giugno 1869), possidente, fu podestà di Chioggia dal 1841 al 1851 (reggendo le sorti della città nel glorioso periodo '48-'49) e dal 1859 al 1866. Fu poi il primo sindaco della città (dal 29 marzo 1867 Ila sua morte). Studioso di storia naturale, nel 1868 donò alle scuole di Chioggia un'importante raccolta di conchiglie.
2*) Archivio di Stato Venezia, Governo provvisorio 1848*49, busta 636.