Rassegna storica del Risorgimento

ITALIA POLITICA ESTERA 1864; TUNISIA STORIA 1864
anno <1980>   pagina <316>
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Giulio Monteleone
La presenza di una squadra navale e il successivo concentramento di truppe a Genova26* potevano preludere a un'occupazione da parte italiana. Ma le dispo­sizioni impartite all'Albini erano chiare: non procedere da solo ad atti politici e militari [...] nei quali potrebbe mancargli l'immediato e successivo concorso degli altri comandanti , disposizioni confermate successivamente al Gamba-rotta con telegramma del 9 maggio,28) in cui giudicando non opportuno prendere l'iniziativa di un'occupazione militare, il ministro disponeva che un intervento italiano poteva attuarsi esclusivamente per proteggere la vita e gl'interessi dei residenti nazionali; se invece si trattava d'intervenire tra i ribèlli e il Bey, si rendeva necessario prendere accordi con i consoli di Francia e d'Inghilterra, per evitare un'interferenza unilaterale negli affari interni della Tunisia e per non destare la gelosia delle potenze amiche e alleate .
L'invio il 20 giugno a Tunisi del commissario alla guerra Luigi Bosio e del maggiore di Stato Maggiore Agostino Ricci in rapporto con una supposta intesa tra Minghetti e Napoleone III per una spartizione della Tunisia. suscitò viva preoccupazione nel Gambarotta che non mancò di telegrafare al Visconti Venosta il 21 giugno segnalando il pericolo di una reazione degl'indigeni contro la colonia italiana in caso di une occupation forcée sans le consentement du Bey, quoique combinée a Paris . Perciò il console aveva pregato il Ricci di sospendere ogni iniziativa del commissario Bosio e lo stesso parere avrebbero espresso l'Albini al ministero della marina e il Ricci a quello della guerra.30 Il Gambarotta fu tosto rassicurato dal Visconti Venosta che non solo espresse la soddisfazione del governo per la riserva tenuta dal console e dall'Albini,32) ma approvando la sospensione degli ordini impartiti dal Bosio, ne limitava il com-
26) DB LEONE, La colonizzazione cit., p. 262 e nota 90; p. 263 e nota 93; le truppe concentrate a Genova comprendevano due reggimenti di fanteria, un battaglione di bersa­glieri, una batteria di artiglieria e una compagnia del genio, forze invero alquanto esigue per l'occupazione o spartizione con la Francia della Tunisia. Dai documenti diplomatici e dalle dichiarazioni del Visconti Venosta alla Camera trova conferma l'opinione di Giuseppe Gonni, citata dal De Leone, secondo cui H governo italiano non era orientato a impe­gnarsi in tale impresa quando vi erano ancora in piedi le questioni di Venezia e di Roma, tanto più che non vi era stato nessun incoraggiamento da parte della Francia . GANIAGE, Lea origine* cit., pp. 251-260, analisi documentata di quella che l'autore definisce e une expédition italienne manquée . Nell'ambito di una diplomazia fatta anche di discreti son­daggi e disponibile a cogliere opportunità favorevoli, non sempre le intenzioni certe si pos­sono distinguere da velleità malcerte.
27) D DI, IV, n. 709: Visconti Venosta al viceammiraglio Albini, Torino, 27 aprile 1864.
2*) DDI, IV, n. 726: Visconti Venosta a Gambarotta, Torino, 9 maggio 1864: Mais s'il s'agit d'intervenir entre les insurgés et le Gouvernement du Bey ne faites rien sans vous concerter préalablement avec les consuls et Ics amiraux de France et d'Angleterre .
2?) D D I, IV, n. 732: Visconti Venosta a Gambarotta, Torino, 11 maggio 1864.
3) DE LEONE, La colonizzazione cit., p. 262: Napoleone III mostrò di non essere contrario a un'occupazione parziale della Tunisia a oriente della linea della Megerdah da parte dell'Italia in cambio di una rinuncia alla soluzione della questione romana .
"> D D I, IV, n. 812: Gambarotta a Visconti Venosta, 21 giugno 1864: ... il est dono utile et prudent à mon avis que M. Bosio n'exécute qu'au plus tard possible les ordres recus .
32) DDI, IV, n. 817: Visconti Venosta a Gambarotta, Torino, 23 giugno 1864: a Ad ogni modo il Governo del Re non può che essere soddisfatto della riserva tenuta finora da Lei e dall'Ammiraglio Conte Albini .