Rassegna storica del Risorgimento

ITALIA POLITICA ESTERA 1864; TUNISIA STORIA 1864
anno <1980>   pagina <332>
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Giulio Monteleone
del Drouyn a qualsiasi cambiamento dello statu quo nei rapporti tra Tunisia e la Porta. Conosciuta la vera natura della missione Khereddin, il La Marmora accolse l'invito della Francia a sostenere lo statu quo e, poiché già l'Azeglio aveva assicurato che Lord Russell era dello stesso parere, ritenne che aderendo al desiderio del governo francese si potesse essere d'accordo anche con quello Britannico. Difatti scrisse il 23 dicembre al Maffei che sostituiva l'Azeglio tem­poraneamente assente da Londra la dichiarazione che il Governo dell'Impera­tore bramerebbe fosse fatta da noi, sarebbe esattamente conforme all'avviso mani* festato dal primo segretario della Regina per gli Affari Esteri .l06) Attenendosi a queste disposizioni, il Maffei scrisse una lettera a Lord Russell in cui, dopo aver ricordato la dichiarazione espressa di recente dal ministro inglese sul mantelli* mento dello statu quo in Tunisia, rendeva nota l'opposizione italiana contro qualunque disposizione che fosse per alterare essenzialmente la situazione pre­sente delle cose .107)
Russell rispose al Maffei che le condizioni proposte nel progetto erano ap­parse conformi alle relazioni da tempo esistenti tra la Porta e la Reggenza10 e che il governo britannico, non desiderando nessuna innovazione, aveva chiesto sulla materia il parere del governo francese nella speranza che anche la Francia consigliasse l'accettazione del progetto da parte di Costantinopoli. Infatti il 15 dicembre il Drouyn aveva ricevuto dall'ambasciatore inglese Lord Cowley copia del progetto.109*
Ma quello che agli occhi del governo inglese appariva il riconoscimento di una situazione di fatto, era invece interpretato dal governo francese come un tentativo di estendere la sovranità torca sulla Tunisia e pertanto l'ambasciatore francese a Costantinopoli dichiarò che sarebbe stato considerato come non avvenuto qualsiasi fatto contrario al principio del mantenimento dei rapporti attuali tra il Sultano e la Reggenza . u) Schierandosi sulla posizione francese, il governo La Marmora raccomandò al Gambarotta e all'incaricato d'affari a Co­stantinopoli Greppi di non discostarsi dalla linea di condotta seguita e di pro­
ci C'est de cette u singulière facon " que le gouvernement timisien qui avait cesse pralique-ment ses relalions avec De Beauval, informait de ses intentions le gouvernement francais . Ci sembra che non si tratti tanto di scavalcare il De Beauval per informare Parigi attra­verso Londra, quanto piuttosto di un passo diplomatico inglese per ottenere il consenso francese al l'iniziali va. Il progetto venne presentato da Lord Cowley come una proposta di cui a l'Inghilterra pretendeva di non essere che Pintermediaria , sebbene l'ambasciatore francese a Londra La Tour d'Auvergne credesse che fosse et il risultato delle istigazioni del console britannico a Tunisi . Così il Maffei a La Marmora il 25 dicembre. D DI, V, n. 485.
,06> D DI, V, n. 482, cit.
1OT) DDI, V, n. 487: Maffei a La Marmora, Londra, 27 dicembre 1864. Allegato I.
108) jvi allegato II. Russell a Maffei, Londra, 25 dicembre 1864. ce ...Mondai il dispaccio al nostro console a Parigi ordinando a Lord Cowley di pregare il signor Drouyn de Lhuys a voler a sua volta esaminare gli articoli di questa proposta ... io nutrivo speranza che il Governo Imperiale si unisse a noi nel consigliarne l'accettazione alla Porta otto­mana .
1W> GANIAGE, Les origine* cit., p. 275. Il progetto di regolamentazione dei rapporti tra la Reggenza e la Turchia non era una novità; già nel 1858 Wood riteneva necessario un accordo bilaterale che ponesse la Tunisia, quale provincia turca, sotto la garanzia accordata dall'Europa all'Impero Ottomano. Ivit p. 31.
HOj DDI, V, n. 493: La Marmora a Gambarotta, Torino, 29 dicembre 1864.