Rassegna storica del Risorgimento
ITALIA POLITICA ESTERA 1864; TUNISIA STORIA 1864
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1980
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Giulio Monteleone
italiano di avere, come in passato, una parte principale negli affari relativi alla Reggenza, essendovi interessata non meno della Francia. '17)
Il comportamento inglese verso l'Italia trova spiegazione non tanto nella scarsa rilevanza politica che si attribuiva al nuovo Stato, quanto nel fatto di ritenere il governo italiano troppo legato alla Francia: erano queste le idee preconcette e ingiuste che secondo l'Azeglio il Palmerston nutriva verso la politica italiana. L'Azeglio in un colloquio con Russell cercò di dimostrare che nella vertenza il governo italiano non aveva appoggiato la Francia nei suoi propositi di annessione e che anzi non poteva essere favorevole a trasformare il Mediterraneo in un lago francese. n8)
Chiarita la posizione italiana, il La Marmerà ritenne chiuso l'incidente, a cui del resto non è più il caso di annettere soverchia importanza > 119) e con telegramma del 24 gennaio inviato all'Azeglio, si preoccupava che la questione di Tunisi non facesse supporre un disaccordo con l'Inghilterra sul mantenimento dello statu quo : Nous ne nous sommes plaints que de n'avoir pas été consultés en méme temps que Cowley consultait le gouvernement de l'Empereur: l'Angle-terre a intérèt à ne pas nous faire passer après la France dans cette question, voilà tout .120) Era quindi intenzione del La Marmerà di non attribuire esagarata gravità all'incidente, preferendo rinunciare a una sterile difesa del prestigio per conservare l'amicizia e i buoni rapporti con la Gran Bretagna.
In ogni modo la vertenza poteva considerarsi conclusa: il 1 gennaio 1865 da Parigi il Nigra, trattando in generale della politica estera francese, confermava l'indirizzo favorevole allo statu quo e contrario a ogni intervento armato;I21 il 2 gennaio da Londra l'Azeglio riferiva che il governo inglese rinunciava a spingere la Turchia ad accettare il progetto tunisino e che la Porta aveva deciso di non aderirvi;I22) infine da Costantinopoli l'incaricato d'affari Greppi comunicava che nulla sarebbe stato innovato nei rapporti tra la Tunisia e la Porta.
U7) DDI, V, n. 536: La Mannora a Azeglio, Torino, 20 gennaio 1865.
ll*> DDI, V, n. 539: Azeglio a La Marmora, Londra, 23 gennaio 1865.
il) D DI, V, n. 536, cit.
) DDI, V, n. 543: La Marmora a Azeglio, Torino, 24 gennaio 1865. DDI, V, n. 539: Azeglio a la Marmora, Londra, 23 gennaio 1865. L'Azeglio dichiarava a Russell la soddisfazione ce di veder che questo imbroglio che poteva diventare grave fosse finito e se aveva provato rincrescimento pel modo d'agire, egli era in vista del danno che ne potea nascere pei buoni rapporti tra noi e loro che bramavo fossero eccellenti .
12 DDI, V, n. 506: Nigra a La Marmora, Parigi, 1 gennaio 1865.
,22> DDI, V, n. 507: Azeglio a La Marmora, Londra, 2 gennaio 1865.
1*3) DDI, V, n. 508: La Marmora a Greppi, Torino, 2 gennaio 1865; nota 2: rapporto del Greppi del 18 gennaio. Appare quindi inesatto quanto afferma DE LEONE, La colonizzazione cit., p. 266, secondo cui la missione di Khair ed-Din, coronata da pieno successo, si concluse rapidamente con un accordo con il quale Costantinopoli approvava il tradizionale diritto di successione della famiglia husainita (art. I)... , e prosegue esponendo il contenuto del progetto di regolamentazione. Così a p. 267 Do Leone afferma: La noMi dell'accordo, che completava la vittoria inglese, suscitò profonda irritazione a Parigi . In realtà non fu concluso alcun accordo tra rinviato tunisino e la Porta. Anzi, venuto a mancare l'appoggio inglese per l'opposizione della Francia, le Sultan renoncait à rendre le firman imperiai qu'était venu sollicìter le general Khérédine. L'envoyé du bey ne ramenait a Tunis, en janvier 1865, qu'uno siraple lettre rédigee par le grand vizir (le 20 décembre 1864) qui confirmait Ics privilèges ancien de la Régence GANIAGE, Lea origine* cit., pp. 278-279. Riprendendo il Ganiage, DEL PIANO, La penetrazione italiana in Tunisia cit., p. 38.