Rassegna storica del Risorgimento

GIUNTINI ALDO; ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO
anno <1980>   pagina <352>
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Libri e periodici
doveva scoppiare in sincronia con uno parallelo nel napoletano, si prevedevano arrivi di esuli armati, logica insurrezione generale, etc. a Quanto a preparazione militare di uomini e di armi e di capi, si può pensare che nel 1843 come nei tempi precedenti le fan­tasie sostituissero in abbondanza la realtà (p. 37).
Ben poca cosa fu il fatto di Savigno, dove accanto ad adepti della Giovine Italia operarono proseliti della Legione Italica di Nicola Fabrizi. Il tutto, ovviamente, senza coordinazione.
Un capitolo è dedicato alle vicende del Farini, fortunosamente espatriato in Francia, fra il 1843 e il 1845. Un ambiente arroventato dalle accuse reciproche di viltà e di tradi­mento, dove comunque si decise di affidare delle istruzioni al Farini per fomentare un altro moto. IL medico si reca perciò in Toscana, presso il confine romagnolo, dove può operare più efficacemente. In quella stessa estate del 1845 fa capolino un illustre perso­naggio sulla scena romagnola: Massimo d'Azeglio, che gira per le Legazioni, e in numerosi colloqui con i caporioni locali invita alla calma e alla preparazione. Invano; a Rimini scop­pia un'insurrezione. Si forma un Governo di Riforma (sintomatico di una evoluzione in senso moderato la scelta di questo termine, e il fatto che non si proclami la decadenza del potere temporale), presieduto da Pietro Renzi, si abborraccia una Guardia Civica, si svuo­tano le Casse Comunali e si aspetta che l'insurrezione si propaghi. Giungono invece truppe da Roma, per cui i rivoluzionari si sbandano e fuggono, ritirandosi per lo più in Toscana. Lo Zama, con l'occhio affettuosamente rivolto alla sua Faenza espone anche l'altro moto parallelo, quello delle Balze di Savignano, di entità ancor più modesta, ma dove fu parte­cipe quell'ardente patriota che fu don Giovanni Verità. Col fallimento della politica insurre­zionale, i moderati e i delusi dai colpi di mano riflettono, e trovano due pamphlets ad incoraggiare le loro tendenze; Farini col ce Manifesto delle Popolazioni dello Stato Romano ai principi ed ai popoli d'Europa , che doveva fungere da supporto ideologico ai moti di Rimini, e dopo la conclusione di questi, il ben più risonante opuscolo azegliano Degli ultimi casi di Romagna. Scritto di getto nel natio Piemonte, dovette emigrare in Toscana per l'edizione, in maniera piuttosto clandestina. Il grande successo provocò lo sfratto dell'autore, in un clima di trionfo. In tutta la penisola fu letto e commentato, e la stessa Curia ne venne scossa ed influenzata. Lo Zama lo definisce veramente un contributo di pensiero onesto e sentimento leale (p. 189). Attagliato, quindi, alla personalità del patriota pie­montese.
Una carrellata, questa del libro, dove l'obiettivo si abbassa a riprendere scene di vita municipale, per risalire al più vasto panorama europeo della emigrazione italiana, sempre con l'occhio attento a scernere da memoriali troppo spesso serviti ad agiografiche esalta­zioni, ricavandone invece, scene umane e sincere, come quelle della nostalgia del Farini per la sua famiglia lontana. In appendice, elenchi di ricercati politici, di opinioni di con­temporanei, e le note al testo del libretto azegliano, alla luce delle varie edizioni. Precede Il volume una esauriente presentazione di Emilia Morelli.
FLORIANO BOCCINI
GIAN BIAGIO FTJRIOZZI, L'emigrazione politica in Piemonte nel decennio preunitario (Bi­blioteca dell'archivio storico toscano, XXI); Firenze, Olschki, 1979, in 8", pp. 296. S.p.
Dopo alcuni contributi su personaggi di rilievo quali Luigi Mercantini e Niccolò Tommaseo *) che affluirono nel Regno di Sardegna tra la prima e la seconda guerra d'indipendenza, il Furiozzi affronta ora il tema dell'emigrazione politica nel decennio in
D Cfr. GIAN BIAGIO FURIOZZI, Luigi Mercantini segretario generale della Società dell'Emigrazione Italiana in Torino (otto lettere inedite), in Annali della Facoltà di Scienze Politiche di Perugia.. 1973*1976, pp. 75-84; ID., Luigi Mercantini politico: dieci lettere inedite ad Ariodante Fabretti, in Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria, LXX1II (1976), pp. 283-296; ID., Niccolò Tommaseo e la Società dell'Emigra­zione Italiana in Torino , in Rassegna storica del Risorgimene LXIII (1976), pp, 323-326.