Rassegna storica del Risorgimento

GIUNTINI ALDO; ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO
anno <1980>   pagina <353>
immagine non disponibile

Libri e periodici
353
questione con un'ampia ricerca, che si propone anche come ripensamento globale dell'intero fenomeno. È in tale prospettiva che il presente volume si preannuncia seguito da altro che avrà per oggetto le tendenze politiche ed ideologiche degli esuli, oltre alla loro intensa attività giornalistica in terra piemontese (p. 7).
In questa prima fase, l'analisi si sviluppa su due direttive. Anzitutto, vengono riesa­minati gli atteggiamenti spesso contrastanti suscitati in Piemonte dall'ingente af­flusso oltre trentamila uomini (p. 8) di compromessi, costretti ad abbandonare le terre d'origine dall'ondata restauratrice abbattutasi fin dall'estate del '48; si passa quindi a ripercorrere le vicende delle organizzazioni, che, o sorte per interessamento del governo e da esso ampiamente sostenute come il Comitato centrale per i soccorsi agli emigrati Uaham o sviluppatesi in maniera essenzialmente autonoma, con caratteri di mutuo soccorso è il caso della Società italiana dell'emigrazione in Torino si adoperarono per rendere meno difficoltoso l'inserimento economico e sociale dei nuovi venuti.
Le posizioni espresse dalla classe dirigente piemontese, còlta specificamente dall'A. attraverso gli schieramenti politico-parlamentari e le rispettive casse di risonanza rap­presentate dagli organi di stampa, risultarono naturalmente assai articolate. Tra moderati, reazionari e democratici il dibattito si sviluppò vivace, non privo di aspre punte polemiche e di chiusure rasentanti clamori xenofobi, dettate, le une e le altre, dalle rispettive opzioni politiche e dalle valutazioni circa il ruolo che, si presumeva, il Regno sabaudo avrebbe dovuto svolgere in rapporto alla questione italiana. Il governo, dal canto suo, cui certo non sfuggiva il significato morale, politico e culturale dell'emigrazione, assunse per lo più una posizione mediatrice, vòlta tuttavia, tramite l'erogazione di sussidi e la concessione della cittadinanza, ad esercitare un costante controllo sull'emigrazione stessa, trovando in ciò un prezioso collaboratore nell'abate tre vigli ese Carlo Cameroni, che di fatto diresse e ammi­nistrò, tra il 1849 e il 1859, il Comitato centrale* Fu attuata pertanto un'opera di discrimi­nazione, più o meno latente, nei confronti di mazziniani e di quanti potessero in qualche modo apparire causa di turbamenti interni e di complicazioni internazionali.
Il discorso sulle associazioni porta ovviamente con sé quello sugli uomini, che ad esse diedero vita. Così, accanto all'abile ed infaticabile ma insieme ambigua figura del Cameroni, prendono corpo l'equivoco filantropismo degli animatori della Società del Pan­teon e Vincendiaria attività giornalistica condotta da Cesare Correnti, tra il novembre 1848 e il marzo successivo, con i suoi Bollettini dell'Emigrazione . Su un piano più preci­puamente assistenziale, senza tuttavia mai tralasciare ce di mantenere vivi... i sentimenti di amor di patria (p. 120), si mosse, pur tra gravi difficoltà, la Società dell'emigrazione, nella quale, al di sopra degli inevitabili contrasti ideologi co-poli liei talora peraltro legati alle ristrettezze economico-finanziarie del momento operarono moderati e democratici. Contro tutte le avversità, potè essa infatti fare sicuro affidamento sull'assidua collabora­zione, oltre che del già ricordato Correnti, di R. Conforti, L. Mercantali, G. Gajani, M. D'Ayala, P. S. Mancini, G. Pallavicino, E. Amari, A. Zambianchi, F. Seismit-Doda, B. Ben­venuti, C. Mayr, N. Tommaseo, F. De Sanctis, G. Pepe, ecc.
Il volume è concluso da una nutrita serie di Appendici che rivestono interesse note­vole, in rapporto sia alla legislazione del Regno sardo concernente l'emigrazione, sia alla strutturazione e alla vita delle varie Società, dei cui componenti si forniscono altresì
ampi elenchi.
CABLO YEKDTJCCI
LEONARDO LA POMA, Carlo Pisacane. Dall'illuminismo al socialismo ( Ricerca , 2); Lecce, Massapica, 1976, in 8, pp. 157. L. 3.000.
Il proposito dell'autore in questo saggio è <c fare il punto sugli aspetti ideologici e sulla formazione teorica di Pisacane ... con la consapevolezza di non voler fare filosofia o storia della filosofia a tutti i costi, ma di arrecare un contributo al riesame di un pensa­tore, a torto quasi dimenticato (p. 10).
Un'idea esauriente del panorama illustrato da La Puma la offre il sottotitolo dello studio: Dall'illuminismo al socialismo. Il passaggio da concezioni illuministiche a posizioni socialisteggianti, come è scritto nella conclusione, non è doloroso o elaborato artficiosa-