Rassegna storica del Risorgimento

GIUNTINI ALDO; ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO
anno <1980>   pagina <363>
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Libri e periodici
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Per quello che riguarda il perìodo oggetto di studio da parte di questa Rassegna dobbiamo citare il capitolo Le vicende urbanistiche di Salvatore Boscariuo e Nino Zizzo. La Catania monumentale nasce nel '700, dopo il catastrofico terremoto del 1693, allorché la nobiltà e il Senato cittadino furono d'accordo nel ricostruire una città barocca, sceno­grafica e armoniosa. Ma in seguito il disordine edilizio prese il sopravvento, creando sob­borghi ammassati e bisognosi di risanamento. Antonio Petino, che è anche il coordinatore dell'opera, tratta Aspetti e tendenze della vita economica preunitaria tra il Sette e l'Ottocento . Una industria fiorente, quella tessile, nel quadro isolano, ma polverizzata in miriadi di laboratori familiari, fatalmente destinati a soccombere alle importazioni dei manufatti di Manchester al tempo dell'occupazione inglese nell'età napoleonica. Soprattutto nel ventennio precedente l'unità l'autore vede il decollo di uno sviluppo economico al quale contribuirono di giorno in giorno sia la popolazione prevalentemente rurale della provincia, sia quella industriale urbana, con ritmo che si fa più veloce ed intenso rispetto agli altri due grandi centri isolani, Palermo e Messina. Merito di un'agricoltura svincolata dal latifondo e da un vivace commercio estero e che trovava facilitazione nel migliorato stato del porto, ma anche delle rotabili dell'interno. Tutto ciò fu, però, accompagnato dal man­cato e costante aumento della popolazione, non sempre parallelo all'aumento dei posti di lavoro. Numerosi diagrammi e specchietti statistici corredano il volume, arricchito anche da precise e fedeli illustrazioni d'epoca, di piante urbanistiche ed architettoniche.
FLORIANO BOCCINI
MARIA GARBARI, Il Circolo Trentino di Milano - L'irredentismo trentino nel Regno (Collana di monografie del Museo trentino del Risorgimento e della lotta per la Libertà); Trento, Temi, 1979, in 8, pp. 178. S.p.
Nel centenario della nascita del Circolo Trentino di Milano, Maria Garbari onora con la presente rievocazione storica la laboriosa vita di questo sodalizio, sorto e sostenuto dagli ideali irredentistici degli esuli trentini in Lombardia, durante il periodo che va dal 1879 alla conclusione della prima guerra mondiale. Il suo lavoro trascende dalla tradizionale letteratura sull'irredentismo, viziata dalla retorica nazionalista, e s'immette nel filone di una recente storiografia trentina, volta alla rivalorizzazione delle ricerche locali, come attestato dalla grande produzione di storici e studiosi contemporanei e dai numerosi con­gressi di questi ultimi tempi.
La pacatezza dell'atteggiamento dei trentini e il loro rifiuto di ogni estremismo li fece apparire agli storiografi nazionalisti deboli e rinunciatari; la loro visione fu invece, realistica e disincantata. La loro lotta fu combattuta sempre sul terreno della legalità, tenendo fede allo spirito risorgimentale.
Su questi saldi principi e convincimenti sorse e si mosse l'attività del Circolo Tren­tino di Milano, che ebbe poi a chiamarsi a di beneficenza in ossequio all'invito del Governo preoccupato dal futuro della politica estera a dare al sodalizio un carattere preminentemente assistenziale. Il patriottismo dei trentini, però, ebbe modo di manifestarsi
10 stesso nelle forme più concrete: con aiuti e assistenza alla emigrazione permanente o stagionale dei corregionali, che si recavano per lavoro nelle province limitrofe più ricche, e ai colpiti dalle terribili alluvioni del 1882 e del 1885.
Accanto a questa attività assistenziale ci fu anche quella culturale, di appoggio alle iniziative della a Lega Nazionale e alla società a Pro Patria , intese a salvaguardare il patrimonio nazionale contro le insidie del pangermanesimo entro i confini del Trentino.
11 Circolo contribuì alla costituzione di asili, scuole e biblioteche nelle valli trentine; biso­gnava proteggere e conservare il patrimonio culturale italiano, in attesa di un congiungi­mento con Li madre patria. hi difesa dei diritti dell'italianità continuò anche nei difficili pimi del Governo Crispi e della sua politica che potè apparire liberticida, fu creata la Rac­colta Tridentina, una biblioteca di libri riguardanti il Trentino o di autori trentini.
Col nuovo secolo si crearono maggiori possibilità d'azione, il clima politico era più favorevole e i trentini di Milano ne approfittarono per dichiarare il carattere politico della loro associazione, per stringere intorno a sé le speranze e i programmi irredentistici. Il