Rassegna storica del Risorgimento

CONTADINI ITALIA MERIDIONALE SEC. XVIII; GALANTI GIUSEPPE MARIA
anno <1980>   pagina <399>
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Sul pensiero sociale di G. M. Galanti 399
della grande proprietà assenteista, infine, è intimamente legato all'idea del decentramento, unico mezzo, nel pensiero galantiano, che consenta all'agricoltura di adattarsi alle necessità e alle peculiarità locali e che permetta di diminuire il peso della capitale e di eliminare lo spopolamento delle campagne.
La confraternita di agricoltura, In questo quadro, il Galanti propone la costituzione di una confraternita di agricoltura, sotto gli auspici della religione . Questa nuova confraternita potrebbe esser composta dal parroco del luogo, de' principali proprietarj e de* più attivi contadini... . H suo obiet­tivo dovrebbe essere quello di stabilire le regole relative alla coltivazione della terra, regione per regione, per adattarsi alle peculiarità locali; oltre che tecnico, il suo ruolo dovrebbe essere anche pedagogico e morale. *D Essa dovrebbe occuparsi, sempre in modo decentrato, della salute dei contadini e della lotta contro ogni intemperanza;41) e funzionare, contemporaneamente, come corte di giustizia. Essa col tempo potrebbe divenire la sola corte di giustizia del paese... . Al di sopra di queste confraternite locali dovrebbe erigersi un'Acca­demia provinciale; essa sarebbe un tribunale provinciale, non occupato a punire i delitti, ma a prevenirli, con formare i costumi, con procurare a tutti la facile maniera di vivere... Questa accademia dovrebbe avere un Albergo della provin­cia, ed in esso una scuola di agricoltura e di arti relativa alla regione. Vi sareb­bero rinchiusi gli oziosi, i vagabondi, e, se si vuole, tutti i delinquenti della pro­vincia .43)
Si noti che l'accademia o confraternita che il Galanti propone va molto al di là della pratica comune delle accademie settecentesche, dedite per lo più allo studio della tecnica, delle tecniche agricole e all'incentivo dei coltivatori più capaci e meritevoli, per sfociare invece in un piano sociale che progressi­vamente s'imponga dove i sistemi drastici non potrebbero fare effetto.44) In essa si saldano la propensione al decentramento e l'odio per la capitale corrotta e parassitaria, la riforma della giustizia e quella dell'assistenza ai poveri; il pro­gresso tecnico dell'agricoltura e la moralizzazione dei costumi dei contadini stessi; una concezione che, se rifugge, come vedremo più avanti, i metodi della vio­lenza sovvertitrice, ha pur sempre alla sua origine la generalizzazione del diritto
38) Ivi, T. IH, p. 286.
39) Ibidem.
4) a Questa accademia avrebbe il suo catechismo, cioè le regole che si debbono praticare nelle diverse coltivazioni delle campagne: dovrebbero essere relative ad ogni re­gione, e dopo un certo tempo meriterebbero di essere riformate... Tale catechismo si do­vrebbe insegnare nelle chiese, e dovrebbe esser fatto in modo da ispirare l'evoluzione della coltura, l'amore della fatica: l'ozio dovrebbe essere riguardato come un delitto pubblico, e sopra tutti i delitti dovrebbe essere fulminato dall'altare... (Ivi, T. Ili, p. 287).
41 ) ce La salute e la conservazione de' contadini sarebbe una delle cure di questa accademia. Indagandosi le cause delle malattie che seguono nelle campagne, si penserà a' rimedi; ed il parroco dovrebbe chiamarvi in soccorso la religione, con condannare l'intem­peranza ed ogni perverso costume (Ivi, T. Ili, p. 288).
) Ibidem.
) Ivi, T. Ili, p. 289.
44) e Forse afferma il Galanti con questi semplicissimi regolamenti, si otter­rebbero spontaneamente molte riforme, che oggi senza violenza non si possono tentare (Ivi, T. IH, p. 290).