Rassegna storica del Risorgimento
CONTADINI ITALIA MERIDIONALE SEC. XVIII; GALANTI GIUSEPPE MARIA
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1980
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Carlo Bordini
ricreare un equilibrio naturale (distrutto prima dalla conquista romana e poi dal sopravvenire della feudalità) di cui egli vede le tracce e i sedimenti sopravvivere ancora in Italia. Non a caso egli è così cauto, ama le riforme prò-gressive, teme gli sconvolgimenti e non è in grado di comprendere la rivoluzione francese (Verri la comprese, prima di rifiutarla). Non a caso vive in lui la contraddizione (in cui non poca parte ha il sentimento preromantico) 53 tra il dolore per le misere condizioni di vita dei contadini e delle plebi della capitale, tra l'indignazione per l'arretratezza dell'assistenza ai poveri, per le sperequazioni, per le ingiustizie legali, e l'esaltazione per il mirabile equilibrio dei costumi che regna in Italia; **) egli considera il feudalesimo come un accidente che si è sovrapposto a una situazione originariamente equilibrata, vista con tinte idilliache; nonostante la sua indignazione e il suo impegno, egli è e resta, in fondo, un amatore appassionato del buon tempo antico >.
CARLO BORDINI
Si veda, in proposito, Ivi, pp. 947 sgg.
5*0 L'umanità e la dolcezza sono qualità proprie degl'Italiani. Tutte le città d'Italia sono piene di stabilimenti pubblici di carità, dove trovano soccorso i vecchi, i fanciulli, le donzelle, i malati, i poveri (GIUSEPPE MARIA CALANTI, Nuova descrizione storica e geografica dell'Italia, Napoli, 1782, in Illuministi italiani, V, cit., pp. 1055-1056). In questo brano Galanti plaude a quella proliferazione incontrollata e parassitaria che altrove critica, come abbiamo visto, ferocemente. La contraddizione tra questo brano e la concezione dell'assistenza espressa da Galanti è solo apparente; si tratta, in realtà, dei due diversi risvolti dì un pensiero politico che, se da un lato aspira al progresso, dall'altro lato crede, ancor più fermamente, nella tradizione.