Rassegna storica del Risorgimento
STORIOGRAFIA MILITARE
anno
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1980
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pagina
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405
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Storiografia militare napoleonica 405
Altre indicazioni bibliografiche sono contenute nelle importanti opere del Giacchi, del Cappello, del Cortese, tutte scritte in questo secolo8* ed infine nel saggio introduttivo di Carlo Zaghi alle memorie inedite del veterano napoleonico Filippo Pisani dal titolo: Con Napoleone nella campagna di Russia.9* Sul contenuto di queste ultime opere non ci soffermeremo, dovendo prendere esclusivamente in considerazione gli scritti editi nell'età risorgimentale, perché l'assunto di questo lavoro è appunto l'analisi dell'apporto fornito alle generazioni post-napoleoniche, da coloro che avevano combattuto negli eserciti italiani, riportandone un ricordo entusiastico ed una filosofia politica non conformistica, cioè antitetica a quella inculcata dai governi della Santa Alleanza.
Diremo subito che, a differenza della storiografia militare francese successiva al 1814 quella italiana fu prevalentemente favorevole a Napoleone. Parve così in apparenza confermato, ciò che l'Imperatore dichiarò nel Memoriale di S. Elena e negli altri scritti dettati nell'esilio,,0) che cioè l'Italia nel ventennio rivoluzionario era stata sostanzialmente avviata all'unità. Né pesarono gran che su questa produzione i fatti dell'aprile 1814 e tutti i libelli che erano stati scritti per denigrare i Bonaparte, soprattutto per ispirazione straniera. Col passare del tempo gli atteggiamenti critici di uomini quali il Confalonieri, il Bizzoni ed altri, appartenenti all'opposizione liberale al passato regime, furono posti in ombra, per lasciare il posto all'ammirazione sconfinata o al giudizio pacato.
Si vollero divulgare gli episodi di valore che le truppe italiane avevano compiuto, al di fuori delle motivazioni politiche e morali delle varie campagne, come esempio storico della ritrovata combattività degli Italiani, in polemica con i Francesi.
La prima memoria storica apparve proprio nel fatale 1814, prima di Waterloo e del tentativo rivoluzionario di un gruppo sparuto di ex ufficiali ed ex giacobini, con la falsa indicazione di Londra. Il titolo era Gli Italiani in Cala.' logna, autore l'ex ufficiale lombardo Antonio Lissoni.u*
Il grosso volume, assai raro e poco conosciuto, fu diffuso per sottoscrizione; 12) narrava le imprese italiane in Spagna dal 1808 al 1809, con particolare riferimento alla divisione del generale Pino. Nella prefazione il Lissoni scriveva tra l'altro: Nella presente situazione l'Italia non ha gran fatto a lodarsi di sé e l'ombra della gloria passata e il vanto di sue presenti fatiche rimangono sole a consolarla degli insulti della fortuna. Ma affinché non venga meno la ricordanza di queste ultime glorie, io ho creduto fare assai, tessendone la storia... cosi all'Italia seguirà qualche lode nella sua situazione e farà comprendere alla terra, che lungi dal tralignare dalle sue antiche virtù, ha sempre vivi in cuore i semi di essa .12)
8) N. GIACCHI, Gli uomini d'arme italiani nelle campagne napoleoniche, Roma, 1940; G. CAPPELLO, Gli Italiani in Russia nel 1812, Roma, 1912; N. CORTESE, L'esercita napoletano e le guerre napoleoniche, Napoli, 1928. Vedere di quest'ultimo autore il saggio pubblicato su Studi napoleonici eìt., p. 516.
9> L'opera dello Zaghi è stata pubblicata dafllSPI nel 1942 (vedi nota 19). H saggio
cit. è alle pp. 9-92.
io) L'edizione citata del Memoriale è quella Milano, Rizzoli, 1938 in due volumi. Cfr. anche i Complementi du Memorici de Sainte-H aléne del doti. B. O' MEABA dal titolo Na-poléon eri exU, Paris, 1824, 2 voli, densi di riferimenti all'Italia, spesso riportati in italiano, nonché i famosi Quaderni di S. Elena del gen. B. BERTRAND, Milano, Longanesi, 1969.
li) QH Italiani in Catalogna. Lettere di A. L., ufficiale di cavalleria italiano, Londra,
1814, pp. 656.
12) Tra i sottoscrittori, i cui nomi figurano in appendice, Ludovico di Breme, Federico