Rassegna storica del Risorgimento
STORIOGRAFIA MILITARE
anno
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1980
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pagina
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408
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408 Gianfranco E. De Paoli
l'arciduca Giovanni, vi si potrebbe cogliere l'eco di sfumate illusioni patriottiche indipendentistiche ed il sincero omaggio ad un amico dell'Italia.24>
Ben diversa come contenuto una breve pubblicazione del Lissoni dal titolo Difesa delVonore delle armi italiane* oltraggiato dal Signor di Balzac nelle sue scene della vita parigina..., uscita nel 1837 a Milano presso il Pogliani, ch'era una giusta risposta alle superficiali affermazioni dello scrittore francese ed un atto di accusa per le atrocità commesse dai Francesi dopo l'assedio di Tarragona. Contemporaneamente venivano rintuzzate le incaute dicerie raccolte dal giovane Victor Hugo sugli Italiani.25*
Questo irruento, generoso apologista degli Italiani, era stato un testimone e la sua presa di posizione fu forse più efficace del celebre duello di Gabriele Pepe (1827). La sua opera: Compendio della storia militare italiana dal 1792 al 1815 pubblicata nel 1837 a Milano presso il Rusconi (e poi a Torino nel 1844 presso il Fontana), insieme ai volumetti, che egli iniziò a far uscire con il titolo di: Fatti storico-militari dell'età nostra7 sono da considerarsi un notevole apporto alla divulgazione degli atti di valore degli Italiani ed un ottimo veicolo di propaganda patriottica. Le nuove generazioni romantiche lo considerarono una specie di Plutarco in formato minore e saldarono le loro aspirazioni nazionali con quelle dei veterani napoleonici.
Inoltre nel 1841 a Milano, presso l'editore Lampato, noto per pubblica* zioni di tipo popolare, fece stampare un volumetto di circa sessanta pagine dal titolo: Giunte italiane a compimento della storia di Napoleone del Signor de VArdeche, sempre sulle imprese compiute dal 1800 al 1814 dai soldati italiani, in appendice alla Storia di Napoleone che egli tradusse in italiano e pubblicò a Torino nel 1841 (stabilimento Fontana).27* L'ultima sua fatica fu un Elogio storico di S.E. il cav. Annibale Saluzzo di Monesiglio, edito a Friburgo (Svizzera) nel 1854, profilo di un valoroso combattente napoleonico, divenuto poi alto ufficiale sabaudo.
Nel 1843 ad opera di Giacomo Lombroso e per i tipi di Borroni e Scotti a Milano, uscirono le Vite dei primari generali ed ufficiali italiani che si distinsero nelle guerre napoleoniche dal 1796 al 1815, che servirono di continuazione alla biografia di Marescialli generali e ammiragli che ebbero parte nelle succitate guerre, adorne dei relativi ritratti. Queste miscellanee storiche non hanno pretese scientifiche, né sono testimonianze dirette, ma sono utili per la ricostruzione delle vite di Teulié, Pino, Fontanella de Laugier, Colletta, Arese ecc.; in più vengono ricostruite le biografie anche di protagonisti austriaci quali l'Arciduca Carlo, Bellegarde, Bianchi, Scannagatta, in quanto nativi di territori italiani e coinvolti nelle guerre napoleoniche.28*
24* Sull'Arciduca Giovanni, vedere il duro giudizio del patriota L. ANGELONI, Del-l'Italia uscente il settembre 1818, Parigi, 1818, voi. I, p. 66. 11 prof. Adam Wandruszka, espresse all'estensore di queste note un parere diverso: l'Arciduca, emarginato poi politica* mente dall'Imperatore Francesco I, era in buona fede, quando incoraggiava i patrioti italiani.
2 LISSONI, Difesa cit.s alle pp. 27 e 28 vi è l'esaltazione di singoli militari, come il leggendario Bianchini. Gli attacchi al Balzac sono alle pp. 40, 54, 55, 56, 57, 58, 59.
Nel I volume dei Fatti storico-militari si parla del col. Cotti da Crema e del granatiere Cavallari da Venezia (pp. 110 e 176).
27) Si tratta di una tipica edizione romantica, con incisioni di C. Vernet.
2B* Le altre biografie riguardano i seguenti personaggi: Millo, Cotti, Viani, Pcraldi, Balabio, Fresia, Falombini, Schiazze Hi, Lonati, Cacciunino, Sant'Andrea, Del Fante, Villata, Orsa lei li, Marietti, Serras.