Rassegna storica del Risorgimento
GABUSSI GIUSEPPE SCRITTI; STAMPA CLANDESTINA TOSCANA 1847
anno
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1980
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pagina
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417
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UN OPUSCOLO DI GIUSEPPE GABUSSI TRA LA STAMPA CLANDESTINA TOSCANA DEL 1847
Dopo il perìodo di elaborazione teorica ed il clamoroso successo di opinione pubblica, con le prime riforme della primavera del 1847 il movimento liberammo derato sembrò veramente giunto all'inizio della fase decisiva che avrebbe dovuto condurlo all'affermazione del proprio programma come programma di governo negli Stati della penisola non sottomessi direttamente all'Austria e alla realizzazione delle aspirazioni nazionali. Malgrado le incertezze, i rosei disegni di collaborazione tra sudditi e sovrani si stavano rivelando capaci di concretarsi nei fatti e quell'aura di eccezionalità che avvolgeva sempre più la figura del nuovo pontefice, relegando in secondo piano i numerosi nodi irrisolti e gli equivoci intrinseci dell'indirizzo politico che si andava ovunque affermando, sembrava avvicinare e rendere facilmente accessibili mete che ad un attento esame avrebbero dovuto apparire ben altrimenti ambiziose.
Il seducente richiamo veniva ampiamente avvertito nelle stesse file del partito democratico, ormai chiaramente in crisi ed il cui rivoluzionarismo, dopo la lunga serie di insuccessi, si andava progressivamente stemperando verso formule tattiche più prudenti e accomodanti. In nome di una maggiore aderenza alla realtà del momento, la linea di demarcazione tra le due ali dello schieramento liberale si era molto sfumata e verso quella moderata affluivano continuamente coloro che erano rimasti delusi dai precedenti sistemi di lotta.
In relazione a questo clima di facile ottimismo, definito più tardi dal Farini come * la moda della moderazione , mi sembra particolarmente significativo delle diffidenze ancora presenti in campo democratico e delle aspre incomprensioni alimentate dalle numerose defezioni interne, un piccolo opuscolo di Giuseppe Gabussi pubblicato anonimo il 17 maggio del 1847 nell'ambito della stampa clandestina toscana.
Dopo averne avuto notizia da una nota delle Memorie dell'ex deputato della Repubblica Romana, mi sono messo alla sua ricerca animato dall'intenzione di definire meglio l'orientamento politico del suo autore in questo periodo, specialmente nei riguardi del movimento moderato. L'indagine è stata un po' laboriosa perché a distanza di qualche anno neppure l'avvocato bolognese, ormai rifugiato a Genova dopo le tumultuose vicende del 1848-'49 nello Stato pontificio, ricordava esattamente il titolo dello scritto 2> ed anche i suoi accenni non si sono rivelati del tutto precisi. C'erano, comunque, gli elementi utili per una identificazione: si trattava di una breve risposta all'opuscolo di Vincenzo Salva-
1) G. GABUSSI, Memorie per servire alla storia della rivoluzione degli Stati Romani dall'elevazione di Pio IX al pontificato sino alla caduta della Repubblica, Genova, 1851-1852, voi. I, pp. 85-86 n.
2) Forse Gabussi si riferisce a questo opuscolo anche nella lettera dell'8 aprile 1852 a Nicola Fabrizi, conservata nelFArchivio del Museo centrale del Risorgimento di Roma, b. 523: e Quanto al mio scritto del 47, credo sia precisamente quello che voi m'indicate; e per maggiormente assicurarvene, guardate se è firmato colla lettera K e forse con una cifra numerica, che non rammento se un 1, un 3, un 6 etc. Rammento il nome di quel sig. Pieroni incaricato in assenza vostra e credo non v'inganniate qualunque sia il titolo. Se potete procurarvene una copia, lo gradirò sommamente .