Rassegna storica del Risorgimento
GABUSSI GIUSEPPE SCRITTI; STAMPA CLANDESTINA TOSCANA 1847
anno
<
1980
>
pagina
<
421
>
Un opuscolo di G. Gabussi
421
blica e inattesa rivelazione di una clamorosa diserzione politica verso le posizioni meno avanzate del moderatismo.12* Quando poi si aggiungano l'interpretazione essenzialmente aristocratica e conservatrice che l'avvocato bolognese dava del movimento ispirato dal Gioberti e temporaneamente orientato verso la monarchia consultiva, la sfiducia con cui egli guardava alla volontà riformatrice di Leopoldo II13) e la convinzione presente in lui della necessità di pervenire all'indipendenza attraverso le libertà interne ed il superamento più largo possibile degli Stati regionali, ci si potrà in qualche modo spiegare come nel fermento di passioni della primavera del 1847 in Toscana egli potesse accusare di servile municipalismo proprio colui che nel 1859, nel ministero presieduto dal Ricasoli, sarà il più tenace propugnatore dell'immediata annessione al Piemonte: l'attacco personale riassumeva la delusione per la perdita di un autorevole compagno di lotta e la presa di posizione verso un programma di rivendicazioni ritenuto insufficiente.I4) Alla base di tutto c'era una buona dose di malinteso e, come spesso avveniva in simili occasioni, la discussione animata sulla scelta delle strategie finiva per far disconoscere nei contendenti la presenza dei medesimi ideali di fondo. J
Comunque, al di là dei negativi apprezzamenti sul Salvagnoli, ritengo che l'opuscolo costituisca nel suo insieme un'interessante riaffermazione delle tendenze di Gabussi, già espresse nell'anno precedente, verso l'unitarismo ed il costituzionalismo e rappresenti un documento sicuramente attendibile del perdurare della sua estraneità ai temi centrali del moderatismo. Messo in relazione, inoltre, al resto dell'attività politica del suo autore, esso è, nonostante tutto, un'ulteriore conferma indiretta della disponibilità pratica di quest'ultimo ad un'evoluzione di continuo adeguamento tra soluzioni politiche e situazioni reali.
12) Nella già citata nota delle Memorie, in cui Gabussi contìnua a mantenere un atteggiamento di profonda incomprensione verso il Salvagnoli, si accenna alla partecipazione di quest'ultimo, a coi Capponi, i Marzucchi, i Libri ed altri , alla cospirazione che nel 1831 aveva elaborato un buon progetto di costituzione da presentare al Gran Duca al teatro alla Pergola fra gli evviva della consenziente moltitudine .
J3) ... ed è per l'influenza dell'Austria che Leopoldo di Toscana (quegli che Balbo ai piacque appellare divenuto ' italianissimo ', ed i fatti accusano * tedeschissimo ') ricusava l'unione doganale propostagli dal Piemonte con Napoli, e il Papa, per ciò che escludeva*! quella ed ordinava già poco fa ai censori con secretassimo circolari di non lasciare imprimere, specialmente nei giornali, cosa alcuna che riguardasse le feste e le dimostrazioni pubbliche onde i pontifici onoravano il nuovo Papa! Se questo non si chiama essere tedesco, ed ipocritamente despota, non so come si chiamerà : [G. GABUSSI], Pio IX e Carlo Alberto cit., p. 15.
14) Per la qual cosa, vedendolo disertare la bandiera un giorno difesa quando appunto si appressava a trionfare, accarezzando così le passioni di un principe cui non andavano a sangue le Costituzioni, e urtando di fronte e senza riguardi le universali tendenze, qual giudizio formare di lui? : G. GABUSSI, Memorie cit., voi. I, p. 86 n.
15) Aveva quindi ragione lo Scarabelli quando nel citato articolo, pur ammettendo che forse qualche cosa più si poteva chiedere e ottenere , rimproverava severamente l'anonimo per aver così male interpretato il Salvagnoli e per aver dato in tali esagerazioni da gridarlo venduto all'assolutismo, nemico della nazionalità italiana . Anche lui, però, non aveva scherzato quando, in precedenza, mettendo in parallelo coloro che volevano tirare addietro i desiderosi di progresso (tra i quali il prof. Orioli e Paolo Mazio, scrittori del giornale romano * La Bilancia ') e gli altri che, come l'anonimo clandestino, avrebbero voluto spingere a precipizi , aveva affermato: a È un altro genere di tradimento, ma è tradimento !