Rassegna storica del Risorgimento
VICENZA STORIA 1848
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1980
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Due sentenze a Vicenza nel 1848
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Reggimento d'Infanteria Arciduca Leopoldo nr. 53 l4> parla molto chiaramente. Per le autorità militari il fatto era certamente criminoso, espressione dello
spirito sfavorevole degli abitanti di questi contorni reso palese anche da ciò che durante la marcia della Compagnia di Cittadella a Bassano un vàlico italiano, facendo credere di essere pur esso diretto a Bassano, si uni alla Compagnia; indusse una recluta che fìngendo di essere indisposta fu costretta di continuare la marcia a dargli il fucile onde portarglielo per qualche tempo e cogliendo il momento in cui si passava presso un spesso campo di sorgo turco, se ne fuggì col fucile, che venne poi rassegnato due giorni dopo dietro le disposizioni del Comandante della Città e del Commissario Distrettuale. J5>
Il soldato Kuker si trovava la domenica del 27 corrente mese quale sentinella sul posto d'onore presso il signor Maggiore Comandante della Città barone Gorizzutti che assieme al Comandante la Piazza, cap. Stolz, stava attendendo il generale di cavalleria Nugent di passaggio verso il Tirolo. Alle 9,30 di sera al maggiore Gorizzutti venne fatto rapporto che fu sbarrato con proiettili da un individuo civile contro la sentinella posta avanti la sua abitazione .
Per le autorità militari nulla poteva incriminarsi alla sentinella che al momento dello sparo, avvenuto attraverso una feritoia delle mura cittadine,1** camminava su e giù per il circondario prescrittogli senza aver dato motivi di contrasto ad alcuno e senza aver provocato in modo alcuno qualsiasi misfatto . Subito da parte militare furono prese tutte le misure di precauzione e furono aumentate le pattuglie a baionetta abbassata ed essendosi poi sparsa la voce per la città che forse il colpo era sfuggito alla stessa sentinella o a qualche altro soldato del vicino posto di guardia alla Porta.
L'ispezione dei fucili non riscontrò ad alcuno di essi benché minima traccia di recente esplosione e verificossi completa la munizione.
Il Gorizzutti incaricò la Guardia nazionale di Bassano di svolgere le prime indagini; una pattuglia arrestò così due individui visti in precedenza armati di fucile ma avendo calcolato che potessero essere forniti di un permesso di porto d'armi la Guardia non credette di doverli arrestare .
I due, certi Pilloni e Verin ormai identificati ed arrestati, vennero posti a disposizione del Commissario distrettuale per conto dell'autorità militare, ammettendo il Pilloni lo sparo che, però, affermava essere dovuto ad un puro accidente, essendogli sfuggito il colpo per aver maneggiato maldestramente il fucile al ritorno da una battuta di caccia, assieme all'amico, dove avevano provato il fucile che era stato loro dato in riparazione da alcuni villici di Crespano.
L'accusa di tentato omicidio, in quanto i pallini erano passati vicino alla testa della sentinella, che poteva venir accollata ai due bassanesi era molto
M) Il Reggimento Arciduca Leopoldo nr. 53 veniva arruolato nei Distretti (Beziik) slavoni tra Zagabria e Varadin. Nell'estate del 1848 parte del Reggimento era incorporata nel II Corpo di Riserva del Veneto agli ordini del generale di artiglieria "Weldcn che aveva il suo comando a Padova.
,5> Rapporto nr. 49 delI'I.R. Reggimento d'Infanteria nr. 53 dell'I.R. Comando Militare della Città di Vicenza in data 31 agosto 1848.
16) La residènza del maggiore Gorizzutti era prossima alla Porta d'Italia delle vecchie mura scaligere. La bellissima cinta muraria di Bassano venne in gran parte dissennatamente abbattuta, non molti anni dopo il 1866.