Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
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1980
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Libri e periodici
insieme di contributi al dibattito dei problemi del '700, al quale invero non partecipano soltanto autori mantovani o studiosi che aspirano all'accademicato, ma al quale recano un notevole apporto anche scrittori stranieri o di altri paesi della penisola. In tal senso assai opportunamente alcuni di questi manoscritti sono stati pubblicati, con diligente illustrazione e commento, dalla Baldi alla quale va dato il merito di aver colto connessioni e legami tra le varie memorie e la filosofia empirica settecentesca, di aver studiato con intelligente penetrazione e felici accostamenti alcune di queste memorie, di aver cercato di ricostruire l'ambiente mantovano nel momento di una vivace ripresa culturale dietro lo stimolo del favore e dell'autonomia accordati dagli Asburgo all'Accademia mantovana. Se alcuni degli autori restano celati dietro un motto che contrassegna i loro scritti, altri (come Giambattista Gherardo D'Arco, G. Rinaldo Carli, Giovanni Andrcs, Ambrogio Zecchi, Paolo Baroni, Luigi Toni, I. Valdastri ecc.) appartengono ad un ambiente ricco di fenomeni innovatori e studiano problemi legati agli ÌTfrHrìnrì riformatori del governo, compiendo un'opera di sprovincializzazione degna di essere sottolineata, Le memorie fanno proprio il punto di vista del despotismo illuminato e accolgono con entusiasmo alcuni punti significativi, del programma informatore: l'Accademia propaganda, attraverso l'opera dei suoi scrittori, la condanna della tortura e della pena di morte, la difesa del valore della stampa e della diffusione generalizzata della cultura in tutta la società; nel contempo non lesina neppure critiche all'intera politica contemporanea che ha insanguinato l'Europa e l'Italia con guerre solo per interessi di potenza. Tuttavia l'adesione generale al programma riformatore del governo, presente nella scelta stessa degli argomenti proposti, non sempre si traduce nell'accettazione pronta e profonda di mutamenti reali nelle strutture effettive della società e delle campagne [...]. I limiti della riflessione mantovana si fanno più evidenti là dove è anche più stringente ed immediato il riferimento alla struttura economica e sociale ed al rapporto tra i vari gruppi sociali. Ed è significativo notare come anche nelle memorie che trattano di questi argomenti siano presenti continui rimandi all'illuminismo europeo, conosciuto con precisione e vastità d'orizzonti, ma piegato a prospettive spesso paternalistiche e immobilistiche (pp. 71-72). Alle molteplci notizie bio-bibliografiche offerte dalla Baldi, ci sia consentita una piccola giunta sulla personalità di Leopoldo Camillo Volta e su i suoi scritti: CHIARA PINOTTI, Le origini e le prime vicende della biblioteca pubblica di Mantova, in Atti e memorie del Museo del Risorgimento di Mantova, a. XIV (1977), pp. 3-38; GIUSEPPE AitarvABENE, Compendio cronologico-critìco della storia di Mantova dalla sua fondazione sino ai nostri giorni, tomo sesto, a cura di RENATO GIUSTI, Mantova, 1975, pp. 5-48.
RENATO GIUSTI
Questioni di storia agricola lombarda nei secoli XVIII-XIX. Le condizioni dei contadini, le produzioni e l'azione pubblica, a cura di Sergio Zaninelli. Voi. IV: Contributi dell'Istituto di storia economica e sociale; Milano, Vita e pensiero, 1979, in 8, pp. 343. L. 30.000.
Il primo lavoro (Contributo alla conoscenza delle condizioni di vita dei contadini lombardi tra Sette ed Ottocento) ricostruisce, esaminandolo nella realtà più minuta, il complesso della società rurale, insidiato quotidianamente da una situazione igienica insopportabile e appesantito dalla presenza di autentiche piaghe sociali, quali quella del vagabondaggio e della mendicità e quella dei furti indiscriminati. Vengono poi sottolineate, nei limiti cronologici quanto mai ristretti, le conseguenze positive della dominazione francese.
Il quadro offerto sulla situazione rurale generale della regione nel periodo austriaco dalla Restaurazione fino alla vigilia dell'unificazione sarebbe stato, a mio avviso, accettabile senza esitazioni, se si fosse tenuto in conto preminente e non complementare, come sembra fare l'autrice, il vasto ed inedito materiale utilizzato. In altri termini Patrizia Bre-solin ha esaminato il problema nelle considerazioni di fondo con l'occhio condizionato dalle tematiche e dalle impostazioni odierne, utili per risolvere e dirimere le questioni odierne.
Con l'indicazione, probabilmente tutta personale, di questo limile, non si intende, d'altra parte, sminuire l'articolo, apprezzabile per la larghezza del tessuto informativo e la capillarità della ricerca archivistica.