Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno <1980>   pagina <462>
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Libri e periodici
nuta in uno stato tale da non poter fornire le risorse necessarie al decollo industriale. L'avanzata del capitalismo agrario provoca lo sviluppo solo di alcuni prodotti agricoli. Rispetto alle zone irrigue piemontesi e lombarde, la dimensione capitalistica delle terre di bonifica della bassa padana si mantien scarsa, insudiciente a favorire l'accrescimento degli investimenti e l'accumulazione dei capitali mobiliari nelle mani di fittavoli e im­prenditori (p. 187).
RENATO GIUSTI
VICBNTB CARCEL ORTI, Iglesia y revolution eri Espana (1868-1874), Estudo historico-juridico desde la documentacion vaticana inedita; Pamplona, Ediciones Uni versi dad de Navarra, 1979, in 8, pp. 682. S.p.
Uno studio di carattere storico-giuridico dei rapporti tra Chiesa e Stato, nel periodo della rivoluzione che interessò la Spagna dal 1868 al 1874, è proposto all'interesse degli studiosi da Vicente Carcel Orti che ha basato questo suo lavoro, quasi esclusivamente, su documenti, inediti rinvenuti nell'Archivio Segreto Vaticano.
L'autore ha svolto le sue indagini nei fondi della Segreteria di Stato, delle Epistolae ad Principes, delle Epistolae latinae, dell'Archivio Concistoriale, dell'Archivio della Con­gregazione del Concilio, dell'Archivio della Nunziatura di Madrid e dell'Archivio particolare di Pio IX. Inoltre la ricerca si è potuta estendere grazie anche ai documenti, ad essa perti­nenti, siti nell'Archivio della Sacra Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari. Peraltro, come l'autore tiene a precisare nella prefazione, più di una metà della documen­tazione è spagnola: governo, ambasciata, cardinali, vescovi, sacerdoti e laici. La rimanente è logicamente di carattere romano e pontificio. Altre documentazioni sul tema proposto, continua Carcel Orti, difficilmente si potrebbero aggiungere; è infatti noto che praticamente tutto il patrimonio costituito dai materiali degli archivi diocesani, capitolari, conventuali e parrocchiali spagnoli fu distrutto dalla violenza antireligiosa del . Fronte popolare nel 1936.
H taglio dell'opera, come si è detto di carattere storico-giuridico, è molto lineare. La prima parte intitolata: La Santa Sede ante el sexenio revolucionario guarda soprattutto ai rapporti tra Roma e Madrid, dallo scoppio della rivoluzione, alle oc Cortes costituyantes del 1896 , al regno di Amedeo di Savoia, alla di lui abdicazione, alla a Primera Repub­blica . La seconda parte contempla le vicende della Chiesa di Spagna, dei vescovi del medio e del basso clero, del laicato, nel periodo rivoluzionario.
L'autore, pur proponendo infine alcune sue impressioni, positive, sugli atteggiamenti della Santa Sede e della Chiesa spagnola, si sforza, nel corso del lavoro, di non lasciarsi catturare dalla tentazione tendenziosa di manipolare, o distorcere, il senso dei documenti. Egli si è limitato a presentarli nell'intento di lasciare al lettore l'ufficio del giudice.
Ciò che sembra potersi notare, d'altronde, è l'atteggiamento, nel complesso equili­brato, della Santa Sede che anche se non volle mai riconoscere ufficialmente il governo rivoluzionario, usurpatore ai suoi occhi del trono di Isabella II, sovrana legittima, non ritenne, però, opportuno rompere le relazioni diplomatiche con la Spagna persino in mo­menti delicatissimi causati dalle forti intromissioni del potere civile nelle cose ecclesia­stiche.
La Chiesa spagnola, a quel che sembra, riusci rafforzata, e soprattutto a livello laicale. Le violenze delle Giunte rivoluzionarie al principio, e dei partiti repubblicani e cantonali dopo, scrive Carcel Orti, stimolarono l'organizzazione dei laici. Si formarono così le prime associazioni ed i primi gruppi di cattolici che in seguito, una volta sciolti, sarebbero confluiti nella o Democracia Cristiana e nell'or Acciòn Catòlica .
La storia, del resto, spesso testimonia che è nell'oscurità della violenza e della perse­cuzione che spicca più vivida la luce del Cristo risorto.
TI
RAFFAELE ALESSANDRINI