Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
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1980
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474
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474 Libri e periodici
Esso offre delle suggestioni e degli spunti di notevole rilievo storiografico, su cui sarebbe davvero interessante insistere per lavori sul personaggio, sull'ambiente e sull'intero movimento politico originali e non ovvii ed ormai scontati.
VINCENZO PACIFICI
U. MASSIMO MIOZZI, La mobilitazione industriale italiana (1915-1918); Roma, La Goliardica Editrice, 1980, in 8, pp. 218. L. 7.000.
Questo volume di U. Massimo Miozzi, frutto di un lavoro di scavo e di selezione documentaria assai vario e vasto, si inserisce nel filone abbondante ma non sempre felice, per obiettività e serietà, degli studi sulla prima guerra mondiale.
La pubblicazione, sia chiaro, non difetta certamente di serietà e di obiettività. Miozzi ha affrontato l'argomento, conscio della sua rilevanza e preoccupato meritevolmente di assolvere ce ad un elementare dovere: da un lato, di operare una ricostruzione il più possibile fedele ed obiettiva degli eventi accaduti nell'arco di tempo occupato dalla guerra... e dall'altro di contribuire perché l'unità di un archivio (in questo caso quello del complesso archivistico della Mobilitazione industriale, in senso lato, e dell'Ufficio Storiografico della Mobilitazione Industriale, in senso specifico) possa essere ricomposto in tutte le sue parti . L'À., poi, mette in evidenza una notevole dose di onestà nel momento in cui sostiene che il lavoro avrebbe dovuto avere ben altro respiro e consistenza documentaria, per poter efficacemente ricostruire gli avvenimenti che le carte mettono in luce e le particolari circostanze che ne sono derivate e quando avverte che esso avrebbe occupato ben altro spazio se si fosse analizzata in profondità la documentazione esistente presso l'Archivio Centrale dello Stato di Roma .
Miozzi ha preso le mosse ed ha posto le fondamenta del volume, traendo dalle carte raccolte e custodite nell'archivio privato di Gioacchino Volpe, che fu, grazie ad una segnalazione di Giovanni Borellì, guida della ce sezione storico-politico-etico-sociale dell'ufficio storico della Mobilitazione industriale. I documenti, pubblicati da Miozzi nella lunga appendice, forniscono una base informativa concreta e positiva su un organismo non appariscente ma senza dubbio fondamentale per il felice esito del conflitto. Inoltre, ma ciò costituisce nulla più di una semplice curiosità, è dato leggere delle funzioni svolte e degli incarichi ricoperti nell'ufficio dal maggiore prof. Corrado Gini, dal tenente doti. Gaetano Zingali, dal capitano Giuseppe Prezzolini e dai sergenti Antonio Anzilotti e Giorgio Falco.
Chiusa la piccola digressione, di cui l'A. ci perdonerà, non si può non accennare alle pagine in cui Miozzi, con un'attenta rassegna bibliografica esamina i contributi recati, a partire dagli anni Trenta, dagli studiosi al problema storico della mobilitazione durante il conflitto mondiale.
In definitiva è da sottoscrivere e condividere il giudizio di sintesi, dato da Massimo Petrocchi nella prefazione: il libro è davvero scritto con entusiasmo e con competenza .
VINCENZO PACIFICI
VINCENZO GALLINABI, L'Esercito italiano nel primo dopoguerra (1918-1920) ; Roma, Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito, 1980, in 8, pp. 288. L. 6.500.
L'esame delle strutture e delle funzioni delle forze armate nei periodi di pace costituisce uno dei temi che più interessa la storiografia militare contemporanea. La ricerca, puntuale e precisa condotta da Gallinari su documenti in larga parte inediti, si occupa particolarmente del periodo immediatamente successivo la fine del primo conflitto mondiale.
Nuovi e più vasti compiti furono imposti dalla mutata realtà e l'Esercito si trovò allora a promuovere la ripresa della vita sociale ed economica nelle zone liberate, a mantenere gli impegni internazionali derivanti dalle clausole armistiziali o da precisi accordi.