Rassegna storica del Risorgimento
ASBURGO RANIERI GIUSEPPE (D'); MARIA LUIGIA D'ASBURGO-LORENA, I
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1981
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// Viceré Ranieri e Maria Luigia
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zonte politico del ducato. ÀI problema del definitivo allontanamento di Wer-klein si accompagna e Ranieri scrive che aveva ricevuto direttive in tal senso dall'imperatore tramite l'arciduca Luigi quello della ricerca di una persona che potesse affiancare Maria Luigia nella gestione degli affari. Ranieri aveva appena iniziato la ricerca di un impiegalo lombardo-veneto idoneo a svolgere queste funzioni, quando la nipote lo informa di avere ormai chiesto al padre di potersi valere della collaborazione del barone Mareschal, una personalità che anche il viceré ritiene particolarmente adatta per il compito di aiutare Maria Luigia. Nel caso in cui non fosse stato possibile ottenere la collaborazione dell'inviato di Mettermeli. Ranieri prega la sovrana parmense di indicargli di quale tipo di funzionario avesse necessità, se cioè di un semplice segretario di gabinetto, che potesse coadiuvarla nella gestione degli affari politici e nello stesso tempo sorvegliarli direttamente, oppure di un funzionario di grado più elevato e magari nobile in grado di imporsi agli alti burocrati locali. Nonostante fosse ormai al corrente dell'intenzione di Maria Luigia di valersi dell'opera di Mareschel, Ranieri è quindi ancora piuttosto incline a suggerirle di impiegare, sia pure in via temporanea e con funzioni subordinate, un impiegato lombardo* veneto nell'amministrazione del suo Stato. (Forse riteneva anche che rinviato di Metternich in Italia non avrebbe potuto dedicare una costante attenzione ai problemi parmensi). Su questo tema il viceré ritorna in una lettera scritta pochi giorni dopo. - Dopo avere approvato l'intenzione di Maria Luigia di non consentire che in futuro una sola persona potesse concentrare nelle sue mani tutti i poteri dei quali aveva goduto Werklein, Ranieri afferma che potrebbe essere opportuno affiancare a Mareschal, che non conosce l'italiano, un impiegato di grado inferiore, in grado di fungere da suo segretario di gabinetto per gli atti e le pratiche in lingua italiana.
I suggerimenti dell'arciduca si fanno più organici e articolati in una lettera scritta nel giorno dell'ingresso delle truppe austriache in Parma.3n Maria Luigia sta per rienrare nel pieno possesso dei suoi Stati ed è necessario che ella sì accinga a una riforma generale della pubblica amministrazione.32' Il viceré,
28) Con decreto sovrano del 16 marzo 1831, da Piacenza, Maria Luigia, dichiarerà Soppressa la carica di segretario di Stato, con la motivazione che Werklein è stato chiamato ad altre funzioni dall'imperatore. Raccolta delle Leggi, Anno 1831, Semestre I, n. 56 pp. 104-105.
29) Da uua lettera di Maria Luigia a Metternich, Piacenza, 1 marzo 1831, pubblicata in SAIATA, Maria Luigia, cit., pp. 367-369, risulta che la sovrana stessa aveva chiesto a Ranieri una persona che potesse sostituire Werklein e che poi però, appresa la venuta hi Italia del barone Mareschal, Maria Luigia aveva pensato di chiedere all'imperatore di potersi valere della collaborazione dell'inviato dal cancelliere imperiale.
Sulla missione Mareschal (mi attengo nella grafia del nome alla forma più usata) si veda FEDROTTI, La missione del barone MarsckalL, cit. Uno studio recente, dedicato preva-lentamcnte ad altri momenti della sua vita, che tocca però anche gli anni della missione italiana, è quello di EVA SCIIMID-LACK, Wenzel Philipp Leopold Baron von Mareschal, ein bsterreichischer Ojfizier unii Diplomai, 1785'1851. Mit besonderer Beriicksichtigung seiner dipiomutiselien Verwendung in Sud' und N orda in eri lui, Wien, 1975.
30) Lettera del 5 marzo 1831.
31) Lettera del 13 marzo 1831.
32) La necessità di una riforma delle finanze e dell'amministrazione del ducato era stata sottolineata in un rapporto di Richcr a Ranieri, sul quale si v. SALATA, Maria Luigiu, cit., p. 447.