Rassegna storica del Risorgimento
ASBURGO RANIERI GIUSEPPE (D'); MARIA LUIGIA D'ASBURGO-LORENA, I
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1981
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Il Viceré Ranieri e Maria Luigia 11
per le misure da lei sino allora prese.w> Approva anche la nomina di Mistrali a commissario straordinario di Parma, come pure esprime la sua approvazione per il fatto che a Mistrali sia stato affidato il compito di preparare il piano per la riorganizzazione dell'amministrazione statale.35) Mistrali è scrìve Ranieri un uomo ricco di talento, energia ed esperienza, e quindi molto più adatto a questo compito di Cornacchia, troppo confuso, dispersivo e prolisso.36) L'arciduca aggiunge che è suo desiderio, una volta che Mistrali avrà dato una prima espressione al suo programma, discutere con lui il progetto della nuova organizzazione dei ducati. Su questo punto il suo desiderio coincide con quello di Maria Luigia che, aliena dall'impiegare nel suo Stato funzionari lombardo-veneti, è invece ben propensa a richiedere e a accogliere i consigli dello zio per l'opera di ristrutturazione amministrativa.37) In attesa di leggere il progetto di Mistrali il viceré raccomanda ancora la riduzione delle spese in tutti i settori della pubblica amministrazione; l'obiettivo del governo ducale scrive Ranieri deve essere quello di eliminare l'indebitamento, pareggiando le spese alle entrate effettive. Destinato a fare ottima impressione sull'anima dei suoi sudditi è, secondo il viceré, il fatto che la duchessa abbia deciso di iniziare la politica di risparmio con la riduzione delle spese della corte e della casa ducale.38) La questione finanziaria è toccata da Ranieri in un colloquio con Mistrali, nel corso del quale l'uomo politico parmense gli sottopone il suo progetto di sistemazione delle finanze del ducato.39) Questi provvedimenti sono ritenuti da Ranieri ben
5*) Questa approvazione di Ranieri doveva già essere giunta a Maria Luigia per altra via, se il 17 marzo la duchessa scrìve a Mistrali: Le Vice Roi a fort approuvé tout ce que nous avons fait jusqu'a ce moment . MANCUSO, Vincenzo Mistrali, cit., p. 75.
35) MANCUSO, op. cit., p. 27. Maria Luigia, inviando Mistrali a Parma, aveva raccomandato all'autorità militare austriaca di offrirgli la massima collaborazione nella sua azione di ripristinamento . Cfr. la minuta di una lettera della sovrana al generale Johann Hrabovski von Hrabova del 13 marzo 1831, in A.S.P., Segreteria di Gabinetto, Atti Sovrani, b. 16. Le istruzioni date da Maria Luigia a Mistrali al momento della sua partenza da Piacenza per Parma sono pubblicate in ARNALDO BARILLI, II ripristinamento del Governo Ducale, in A.S.P.P., 1932, p. 70.
36) Su Cornacchia, come già si è accennato, erano state più volte formulate riserve, soprattutto da parte austriaca. Si veda quanto scrive Mareschal nei rapporti a Metternich n. 4 A del 4 marzo e n. 7 A del 12 marzo (in PEDROTTI, La missione del barone Marschall, cit., pp. 30-34 e 38-41). Cfr. pure SALATA, Maria Luigia, cit., pp. 222-226.
Il 16 marzo 1831 si arriva alla sostituzione di Cornacchia con Caderini alla presidenza delTiutemo, e Cornacchia è confinato, sia pure con la precedenza formale rispetto ai presidenti dei due dipartimenti, alla presidenza del Consiglio di Stato ordinario. H mutamento è commentato con favore da Mareschal nel rapporto n. 10 A del 17 marzo. (PEDROTTI, La missione, cit., pp. 56-57). La nomina di Caderini non pone però fine come avremo modo di vedere ai contrasti al vertice dell'amministrazione parmense.
37) Si veda ad esempio quanto scriverà Maria Luigia al padre nella lettera del 20 aprile 1831, in SALATA, Maria Luigia, cit., pp. 315-316.
38) La stessa intenzione esprime la duchessa a Francesco I nella lettera del 28 marzo 1831, in SALATA, op. cit., pp. 314-315. Parole molto dure su quella che era stata la gestione della corte ducale sino allo scoppio dell'insurrezione verranno usate da Mareschal nel rapporto a Metternich, n. 26 A, 29 aprile, in PEDROTTI, La missione del barone Marschall, cit., pp. 111-114. Tra l'altro rinviato del cancelliere scrive: Ce qui reste à faire concerne la Maison de Sa Majcsté; il est urgent d'y pourvoir; le desordre, la dilapidation et les abus y sont portés au dernier dcgré et absorbent les révenus de l'État .
39) Su questo incontro con Mistrali Ranieri sì sofferma nella sua lettera a Maria Luigia dei 22 marzo 1831. Le osservazioni di Ranieri vanno verosimilmente riferite soprat-