Rassegna storica del Risorgimento

ASBURGO RANIERI GIUSEPPE (D'); MARIA LUIGIA D'ASBURGO-LORENA, I
anno <1981>   pagina <14>
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Marcella Pincherle
strali.49) Questo progetto di Mistrali è stato da noi individuato nella ricerea compiuta presso l'Archivio di Stato di Parma, e su di esso figurano alcune osser­vazioni che, data la piena coincidenza con i rilievi espressi nella lettera di Ra­nieri, riteniamo siano quelli formulati dal viceré del Lombardo-Veneto. H testo finale del decreto sovrano, emanato il 9 giugno 1831,5n si distinguerà dal progetto primitivo per una maggiore ampiezza della prima sezione,5*) quella dedicata alle presidenze, dovuta soprattutto a modifiche e all'inserimento di maggiori det­tagli nella intitolazione delle presidenze e nella ripartizione tra esse delle com­petenze. Nella lettera dedicata all'analisi della minuta di decreto predisposta da Mistrali Ranieri ribadisce anzitutto, e il rilievo trova preciso riscontro nel do* cumento parmense, l'opportunità di una diversa denominazione delle due presi­denze, insistendo soprattutto sul fatto che questa modifica avrebbe il vantaggio di lasciare Maria Luigia libera di adattarne eventualmente in avvenire le com­petenze alle capacità e alle doti dei suoi collaboratori.53) La seconda osserva­zione dell'arciduca, sia pure presentata in termini piuttosto canti e sfumati, è che Mistrali ha ecceduto nell'attribuzione di competenza al suo dicastero. Ra­nieri suggerisce che, pur introducendo alcune modifiche alla vecchia riparti­zione, vengano però mantenute al dipartimento dell'interno materie che non hanno nulla a che fare con gli affari finanziari, che Mistrali vorrebbe invece fare rientrare nelle sue competenze, appesantendo così i compiti della presidenza delle finanze e attribuendo a se stesso una mole di lavoro troppo onerosa, che non sarebbe stato poi in grado di svolgere.54) L'intervento di Ranieri sul pro-
49) Lettera del 21 maggio 1831. È probabilmente a questa lettera che si riferisce Maria Luigia scrìvendo il 31 maggio a Mistrali. La lettera è pubblicata in MANCUSO, Vincenzo Mistrali, cit., pp. 78-79.
5) A.S.P., Segreteria di Gabinetto, Atti Sovrani, b. 18.
51> Raccolta delle Leggi, Anno 1831, Semestre I, n. 120, pp. 202-208.
52) Ai 16 articoli del progetto corrispondono i 21 articoli del testo finale.
53) Nel testo conservato in A.S.P. la redazione iniziale dell'art. 1 recita: ce II Presi­dente dell'Interno, e il Presidente delle Finanze eserciteranno i rispettivi loro uffizi sotto gl'immediati Nostri Ordini . Esso è così modificato sulla base di aggiunte a margine: Il Presidente dell'Interno e il Presidente delle Finanze finora esistenti si chiameranno in futuro, quello delle Finanze, Presidente della prima Sezione, quello dell'Interno, Presi­dente della seconda Sezione dell'amministrazione dello Stato, essi eserciteranno i rispettivi loro uffizi sotto gl'immediati Nostri Ordini. Egual denominazione sarà data agli uffizi delle Presidenze . È aggiunta anche una spiegazione alla modifica proposta, anch'essa del tutto coincidente con i concetti esposti nella lettera di Ranieri: N.B. Io crederei necessario questo cambiamento di nome perché non si può esattamente separare questi due rami d'amministrazione codesto si vede, nei articoli susseguenti di questo decreto, di maniera che assumendo il Presidente di Finanza anche una parte delle incumbenze di quello del­l'interno, questa denominazione potrebbe produrre dei equivochi . È interessante notare che l'idea della precedenza della menzione delle finanze rispetto agli interni sembra dovuta a Ranieri e non a Mistrali.
54) Questo passo della lettera di Ranieri assume un significato più preciso solo se confrontato con il materiale dell'archivio di Stato di Parma e con esso integrato. Il pro­getto di Misurali, come del resto il decreto sovrano del giugno, parte, per quanto riguarda la ripartizione delle competenze tra le presidenze, dalla suddivisione di materie tra diret­tore dell'Interno e direttore delle finanze prevista dal regolamento per le quattro dire­zioni dell'amministrazione generale dello Stato del 28 gennaio (Raccolta dette Leggi, Anno 1831, Semestre I, pp. 30-42). Alle finanze nella bozza vengono attribuite in un primo tempo le competenze della direzione delle finanze, e inoltre tra quelle riservate alla direzione dell'interno i numeri 6 e 7 dell'art. 3 del regolamento del gennaio, e cioè