Rassegna storica del Risorgimento
ASBURGO RANIERI GIUSEPPE (D'); MARIA LUIGIA D'ASBURGO-LORENA, I
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1981
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17
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Il Viceré Ranieri e Maria Luigia 17
Labilmente la conseguenza di considerazioni di opportunità e di un compromesso tra le forze locali. Dalle lettere di Maria Luigia a Mistrali non risulta un intervento della duchessa che, poco prima di ricevere il testo definitivo, gli raccomanda anzi di seguire i consigli di Ranieri.61) Né sembra probabile che nella scelta finale abbia influito Mareschal, alieno dal farsi coinvolgere nei problemi amministrativi del ducato e poco tenero verso Cadérmi. *
Termina a questo punto risolto il nodo del decreto sull'amministrazione del ducato la parte della corrispondenza più strettamente legata ai problemi politici e politico-amministrativi degli Stati parmensi. Ranieri torna a scrivere a Maria Luigia che P8 agosto era finalmente rientrata a Parma,a) per ritirarsi, però, poco dopo nella pace del Casino dei Boschi di Sala Baganza in occasione dell'onomastico della nipote.M) La lettera non ha, però, un tono lieto, perché è dominata da uno spettro che, nel pensiero di Ranieri, ha sostituito l'incubo della rivoluzione ormai prossima a spegnersi, lo spettro del colera. La terribile malattia è ormai molto diffusa a Vienna e nell'Austria tedesca e minaccia di estendersi anche in Italia. Se questa temuta eventualità dovesse verificarsi scrive l'arciduca, dimostrando di essere disposto a condividere solo sino a un certo punto la sorte dei suoi sudditi -, egli si sarebbe rinchiuso a Monza con la famiglia, ad aspettarvi la fine dell'epidemia. Proprio in conseguenza del colera si fa più rigoroso il controllo delle autorità lombarde sui lavoratori provenienti dal ducato di Parma. Rispondendo ad una richiesta di Maria Luigia, preoccupata probabilmente che queste misure avessero ripercussioni negative sulla già difficile situazione economica e sociale dei suoi Stati, il viceré la assicura di avere dato disposizioni, perché non venisse frapposto alcun ostacolo all'ingresso nel Lombardo-Veneto di sudditi parmigiani muniti di regolari certificati sanitari.65)
61> Cr. le lettere di Maria Luigia a Mistrali del 9 e 10 giugno, in MANC-USO. Vincenzo Mistrali, cit., pp. 80-81 e 81.
) Si vedano le lettere di Mareschal a Mistrali del 19 marzo e 6 agosto 1831. Ivi, pp. 58-59 e 59. In un più tardo giudizio di sintesi sulle riforme amministrative nel ducato Mareschal preferirà rifarsi, per un parere positivo, alle valutazioni di Ranieri e del duca di Modena, due ce administrateurs très éclairès . (Rapporto a Mettermeli del 18 novembre 1831, in SALATA, Maria Luigia, cit.. p. 292, n. 129).
63) Sul ritorno della duchessa nella capitale v. in particolare DEL PRATO, L'anno 1831, cit., p. 118; e MANCUSO, Vincenzo Mistrali, cit., p. 34. SALATA, Maria Luigia, cit., pp. 230-231, ha pubblicato ima lettera di Hartig a Mareschal, dalla quale risulta che il consiglio di differire il rientro a Parma fatto che provocò viva contrarietà nella capitale fu impartito a Maria Luigia da Ranieri. Il suggerimento fu dato evidentemente attraverso Hartig, perché di esso non vi è traccia nelle lettere del viceré alla nipote. (Solo nella lettera del 19 marzo Ranieri accenna alla Stimmung ancora cattiva, senza però dare consigli è evidentemente ancora troppo presto sulla data del rientro nella capitale). Mareschal invece (rapporto a Mettermeli n. 36, del 18 giugno, in PEDAOTTI, La missione del barone Marschall, cit., pp. 125-126) riteneva opportuno un sollecito ritorno della duchessa a Parma, pensando che avrebbe potuto servire a tranquillizzare gli spiriti.
*) Lettera del 22 agosto 1831, da Monza.
69 Lettera dell'll settembre 1831, Da Monza. Per le misure dell'autorità lombarda alle quali si fa riferimento nel testo, cfr. Gazzetta Privilegiala di Milano, 28 agosto 1831. (Vedi anche la lettera di Ranieri a Hartig, 27 agosto 1831, in A.S.M., Presidenza di Governo, Atti Riservati, b. 154). Cautele sanitarie sono adottate anche a Parma, con un decreto sovrano del 2 settembre, in Raccolta delle Leggi, Anno 1831, Semestre II, n. 191, pp. 53-71. Sui contratti tra Milano e Parma sulla questione dei colera, v. una lettera di Mareschal a Hartig (Sala, 16 agosto 1831) e la minuta della risposta di Hartig (Milano,
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