Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI VINCENZO; MAZZINI GIUSEPPE
anno
<
1981
>
pagina
<
45
>
Crispi e Mazzini
45
lettere a Pianciani e Mordini dell'aprile e del settembre 1856. a) Alla stima e alla fiducia, tanto calorosamente espresse, subentra, fratto evidente del momentaneo abbassamento di tono nella relazione, la delusione, quale emerge da una lettera del 12 marzo 1860: un viaggio a Londra di Crispi, secondo Mazzini, era effettuato per vendere la mobilia e non già per uno costruttivo incontro.14) A giugno, comunque, pur con un lieve velo di pessimismo, Crispi tornerà ad essere amico vero finora almeno .15) Questo stato d'animo è provato ancora più nettamente dallo scritto a Crispi stesso del 9 giugno, in cui, dopo aver fatto presente di essere giunto in Italia due giorni dopo rimbarco dei Mille, esclude un suo viaggio nell'Isola dopo Garibaldi, perché lo considera inutile, forse dannoso . Con un'iniziativa in aperto contrasto con quanto vedremo sosterrà tra breve, in tutto segreto annunzia, poi, la preparazione di moti locali nelle regioni meridionali e l'obiettivo di giungere, alla fine di giugno, con forze abbastanza considerevoli, negli Stati Romani sulla via degli Abruzzi . Esorta a fuggire la proposta di La Farina e pone la meta politica nel dilemma o accettazione di annessione, o provvisorio, fino allo sviluppo infallibile del moto nel Sud . 16>
H 27 gennaio del 1861, con un risultato significativo (ottiene 518 suffragi su 799 votanti, prevalendo su avversari della fama di Michele Amari e Vito d'Ondes Reggio) Francesco Crispi è eletto deputato nel collegio di Castelvetrano nella prima consultazione nazionale,17) che segna la sconfitta di esponenti della Sinistra del prestigio di Bertani, Cattaneo, Ferrari, Guerrazzi, Mordini e di quasi tutti i seguaci di Garibaldi.18)
L'ingresso in Parlamento rappresenta indubbiamente una svolta nei rapporti Mazzini-Crispi, che è quanto mai interessante seguire sin dalle avvisaglie iniziali.
Mazzini detta da Londra le linee di azione senza, almeno per il momento, ripensamenti o attacchi agli amici entrati alla Camera del Regno.
Scrivendo a Giorgina Sani, riepiloga le istruzioni date, sintetizzandole in due nozioni: con la prima si deve presentare una rimostranza per Roma e con l'altra è necessario fornire delle proposte sull'armamento generale della Nazione.19) Nei primi giorni di marzo, attraverso Quadrio, Mazzini incarica
13) S.E.I., voi. LVI, p. 178 e voi. LVII, p. 84. M> S.E.L, voi. LXVII, p. 170. 15) S.E.L, Appendice VI, p. 124. 1 SJ3./ voL LXVHI, pp. 30-33.
17) CAMERA DEI DEPUTATI, Indice generale degli Atti parlamentari e Storia dei collegi elettorali dal 1848 al 1897, Roma, 1898, p. 166.
18) Pare estremamente prematura e quindi affatto convincente la tesi di Sardo (Storia del Parlamento italiano, voi. V - Dalla proclamazione del Regno alla Convenzione di settembre, a cura di G-. SARDO, Palermo, 1968, pp. 6-7), secondo cui il successo di Crispi, Bixio e Sirtori è da farsi risalire all'oc evoluzione che, dal campo repubblicano, li avrebbe portati, di li a non molto, nel campo monarchico o addirittura su terreno ministeriale .
Assai più solida è la considerazione di Ruggero Moscati, il quale ha parlato di un te inserimento immediato dei migliori tra i democratici meridionali nelle strutture politiche del nuovo Stato. Ciò non significava né rinunzia né abdicazione né ancora peggio abiura (R. MOSCATI, Vecchie e nuove forze politiche di fronte atto Stato unitario, in Atti del XL Congresso di storia del Risorgimento italiano (Torino, 26-30 ottobre 1961), Roma, 1963, p. 241.
19) SJE.L, voi. LXX, pp. 362-363.