Rassegna storica del Risorgimento
COSTA ANDREA; KULISCIOFF ANNA MICHAJLOVNA
anno
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1981
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pagina
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65
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ANDREA COSTA ED ANNA KULISCIOFF NELLE RECENTI RIVELAZIONI
I due, e cioè Andrea nato a Imola nel novembre del 1851, e Anna nata nella Moskaia (piccola Russia) nel gennaio 1857 sono indubbiamente personaggi storici di quel periodo che va dagli ultimi decenni del secolo scorso ai primissimi decenni di questo secolo. Vissero difatti negli anni nei quali in Italia ebbe radice l'Internazionale, e radice e sviluppo il socialismo fra allarmi ed opposizioni di tutti i ben pensanti di allora, ed i provvedimenti adottati senza tregua da coloro che rappresentavano lo Stato e le sue leggi. Non si perde nel descrivere quella situazione, del resto già nota, Mino Martelli pubblicando un suo studio che ha come titolo i nomi dei due personaggi, ed ha per tema e sottotitolo rivelazioni sulla coppia da nuovi documenti (Roma, Edizioni Paoline, 1980, pp. 150).
Si tratta in verità di rivelazioni, anche se il lettore può avere talvolta l'impressione di procedere più semplicemente sulla strada delle rivalutazioni. Difatti sin dai due primi capitoli che raccolgono in una sintesi perfetta ed efficace i dati biografici dei due, si apprende ciò che i più non sanno ossia che i due giovanissimo lui e adolescente lei furono, per educazione e per esempi ricevuti e per loro temperamento, credenti in Dio e praticanti nei riti religiosi.
Era un fervido cattolico il padre di Andrea, di nome Pietro Gasadio, giacché era un trovatello, ed ebbe poi legittimamente il cognome Costa; ed è stato cattolico, per sentimenti, e pensoso ed interrogante, il figlio Andrea fino all'età di 19 anni, allorché si confessò per l'ultima volta. Anna, figlia di un ebreo di nobile casata convertita alla fede cristiana ortodossa, era stata educata come conveniva ai nobili di allora e quindi formata spiritualmente anche con lo studio e la pratica nella musica che è sempre un nutrimento dell'anima, e nello studio delle lingue che sono la finestra aperta sul mondo.
Ma poi i due ebbero altri incontri affascinanti e determinanti, quelli delle idee e delle dottrine e relativi dibattiti, quelli delle esperienze compiute lontano dal nido familiare e quelli delle passioni nel loro convulso insorgere. Bisogna aggiungere che i due erano precoci in misura preoccupante, e già ansiosi di conoscere e giudicare eventi ed attori, di partecipare a dibattiti dottrinali e sulla concreta realtà politica del loro tempo.
Un docente di fisica, Gabriele Tassinari, aprì agli occhi desiderosi di Andrea il panorama allora affascinante del positivismo e del materialismo dove avevano respiro le Università; il Carducci dell'Inno a Satana ebbe esaltata devozione, e giunse terzo ma dominante, Bakunin che fece del caldo romagnolo un proletario, un ateo ed un anarchico bollente. Ad armonizzare nel rigore della logica e nella luce dei sentimenti quella formazione arrivò (1877) la ventenne Anna Mikailova Ivanova, già vedova, che avrà poi il nome di battaglia Kuliscioff, a cui ha dato asilo la storia.
A sua volta Andrea era divenuto padre di un bimbo: Andremo; glielo aveva dato Violetta Dell'Alpi, politicamente sua correligionaria, e privatamente sua amica. Ma l'8 dicembre 1881 siamo da capo, e cioè Andrea diventa padre di una bambina che viene chiamata Andreina; è nata a Imola da Anna, e sarà un fiore di purezza e di bontà! Trascuriamo le notizie che riguardano