Rassegna storica del Risorgimento

PAPA CARLO
anno <1981>   pagina <433>
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Carlo Papa 433
inizi del 1849, ma soltanto il 23 ottobre 1860 se ne era ottenuto, dal governo prodittatoriale, il decreto relativo.W) Nel 1866, per l'attivo interessamento del de­putato, diremmo esclusivamente per questo, si era ottenuta anche la istituzione dell'Istituto tecnico, nelle quattro sezioni: commerciale, per geometri, per agri­mensori e fisico-matematica, che per essere il primo in tutta l'aliora assai vasta provincia di Siracusa fu dedicato ad Archimede.TO)
L'attività pubblica del Papa, dal 1860, si era appunto espletata nel campo della istruzione, verso la quale dimostrò sempre un rapporto privilegiato di aperta simpatia, quale non aveva mai sentito verso l'attività forense, alla quale, sul solco di una convalidata tradizione familiare, era stato invece avviato. Ma alla sua esperienza e capacità avvocatesca dovette comunque assai spesso ricor­rere, per districare dall'avido esclusivismo del demanio i fondi modicani della pubblica istruzione.
Colui che all'indomani della sconfitta del '49 aveva proposto a se stesso e agli altri di non demordere e di attendere con speranza lo sviluppo positivo degli eventi, conciliandosi la fiducia delle masse con una condotta irreprensi­bile e beneficente non solo aveva promosso la costruzione di un bel palazzo a Modica e di una villa in campagna71' e ristrutturato quella che fu la sua abitazione definitiva a Modica alta, alla sommità della scalinata del Castello: attività sue proprie, private, che gli conquistarono la riconoscenza e la simpatia di un nutrito gruppo di operai ed artigiani, che vollero poi dedicare al suo nome la Società Operaia di Modica alta, una delle tre sorte a Modica fra il '70 e 1' '80; ma volle anche ed ottenne, accanto al più difficile e perciò meno accessi­bile Liceo classico, la istituzione di una scuola meno esclusiva e più popolare, tale da conferire essa stessa un titolo professionale.
Tale scuola era dedicata a preparare i tecnici ed i professionisti mediani, a fornir diplomati per i servizi, che oggi chiameremmo del terziario. Comba­ciava perfettamente con la idea di democrazia che ebbero gli uomini della destra storica, il cui disegno era quello di far lievitare gradualmente verso l'alto, for­nendoli di una certa istruzione, i più vivaci elementi del ceto popolare. Papa riuscì, divincolandosi fra la intransigente diffidenza del Ministero delle Finanze, teso al pareggio del bilancio al fine di garantire quei prestiti esteri che egli, come si è visto, aveva vivacemente criticato nella precedente legislatura, e, impresa indubbiamente più ardua, lo stupido scetticismo dei suoi stessi con­cittadini ( so per prova che tutti gli ostacoli, a farsi bene in Modica, vengono dalla stessa Modica e da quegli invidiosi che avversano il bene del proprio paese perché non si dica che l'avesse fatto un altro ), a realizzare completo il difficile progetto delle scuole superiori; rafforzato, quindi, da questo successo, potè dedicarsi al difficile studio della questione romana.
68) Un cenno nella lettera di Carlo maior al nipote Raffaele del 30 gennaio 1849 (lettera 7) in E. SIPIONE, Dissensi, cit., p. 74.
69) Al n. 294 (pp. 565-566) della Raccolta degli atti del governo dittatoriale e prodit­tatoriale di Sicilia (1860), ed. officiale, Palermo, Lao, 1862.
70) Si veda la lettera di C. P. al Sindaco Filippo de Leva, da Firenze il 12 ottobre 1866: è stata da me pubblicata in H domani ibleo, a. I, n. 3 del 17 novembre 1979.
71) Se ne veda la descrizione che ne ho fatto ne II gotico fiorito, in Corriere di Mo­dica, NJ3., a. Vili, nn. 16-18 del 15 settembre 1979. Testimonianze del trasporto di P. verso questa sua villa nella lettera da Torino del 1 maggio 1865 a don Titta Affé, segre­tario del suo studio, e nella lettera di questi a donna Rachelina Gnecco a Genova del 20 settembre 1864.
72) Nella lettera al de Leva cit. nella n. 71.