Rassegna storica del Risorgimento

ITALIA RELAZIONI CON IL MONTENEGRO 1914-1918; MONTENEGRO RELAZI
anno <1981>   pagina <443>
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I RAPPORTI TRA L'ITALIA E IL MONTENEGRO DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE (1914-1918) *>
Una delle conseguenze principali di quella che Rosario Romeo ha definito rivoluzione industriale dell'età giolittiana ,1J fu l'interesse degli imprenditori italiani verso il mondo danubiano-balcanico. E Angelo Tamborra, nel suo saggio sui rapporti industriali tra l'Italia e il mondo balcanico dal 1900 al 1914,2> ha puntualizzato, infatti, la necessità per l'industria pesante italiana, meccanica e metallurgica, di guardare fuori , sia per l'approvvigionamento delle mate­rie prime a basso prezzo, sia per collocare una parte dei prodotti. Dopo la mas­siccia espansione coloniale che caratterizzò soprattutto la seconda metà dei se­colo XIX, zone rimaste, dove l'industria italiana potesse indirizzarsi, non erano molte. E fra queste, anche per motivi di vicinanza geografica, la penisola bal­canica. Qui, materie prime minerarie, tabacchi, tessili e prodotti alimentari pote­vano essere scambiati con prodotti dell'industria pesante: un mercato in pra­tica che non presentava limiti di assorbimento se non quelli segnati dall'arre­tratezza economica e sociale delle popolazioni e dalla deficienza delle infra­strutture (strade, ferrovie, porti). Si ripete così, sottolinea ancora Tamborra, in sede economica, quello che già era avvenuto in sede politica quando l'interdi­pendenza tra Balcani e Italia, tra questione d'Oriente e problema italiano era stata sentita, prima e dopo Cavour,3) quale elemento fondamentale del processo unitario italiano. In conclusione si avverte che lo sviluppo industriale italiano poteva essere agevolato da un fattivo intervento imprenditoriale nella penisola balcanica. Questo, del resto, era anche nelle aspettative dell'altra parte . A tale aspetto si era dedicato il ministro di Serbia in Italia, Milovan Milovanovic (poi ministro degli Esteri dal 1908 al 1912), negli anni 1903-1907. La presenza italiana avrebbe anche significato un contenimento dell'Austria e della sua pre­senza nella penisola; a tal fine l'uomo politico serbo auspicava un irrobusti­mento e un rafforzamento dell'Italia nei Balcani: il suo interesse aveva affermato è identico al nostro .4) Identiche le attese del Montenegro.
È questo il periodo in cui nella stampa italiana e soprattutto nei rapporti dei rappresentanti italiani all'estero (diplomatici, militari, uomini d'affari ecc.) si inizia a parlare di progetti ferroviari nei Balcani: presso l'Archivio dell'Uf­ficio Storico dell'Esercito si conservano numerosi studi e rapporti redatti da
*> Testo di una comunicazione presentata al IX Convegno degli Storici italiani e jugoslavi, / rapporti tra l'Italia e gli Slavi del Sud durante la prima guerra mondiale (1914-1918), Herceg-Novi, 22-25 aprile 1981.
W R. ROMEO, Breve gloria della grande industria in Italia, Bologna, 1972, pp. 65 sgg.
3 A. TAMBOBBA, The Rise of ItaUan Industry and the Balkans (1900-1914), in The Journal of European Economie HUtory, III, I, 1974, pp. 87-120.
3) A. TAMBORRA, Cavour e i Balcani, Torino, 1958; Io., Imbro 1. Tkalac e l'Italia, Roma, 1966.
*) D. DjoRDjEvid, Milovan Milovanovié, Beograd, 1962, p. 66.
5) Cfr. Archives du Minuterò dea Aff* Etrangeres, Parigi, Montenegro, Polilique étr.. Dossier General ITI, 19054910.