Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
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1981
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Libri e periodici
a , 2> Petrocchi, poi, ha espresso un giudizio complessivo, che è arduo smentire e soprattutto ignorare, secondo il quale la Restaurazione in un senso più generale e comprensivo, includente quindi momenti del reazionarismo e momenti deU'antireazionarismo, comprendente e risolvente molte esigenze opposte e contrarie, deve avere il suo giusto posto, con una adeguata valutazione della sua posizione reale, nello sviluppo della storia del mondo contemporaneo ..?)
Valutazioni analoghe a quelle misurate e motivate di Petrocchi hanno sostenuto i relatori al Convegno interregionale, svoltosi a Viterbo nel settembre 1979, e dedicato al <c tentativo di riforma , sostenuto da Pio VII, dall'ascetico e semplice benedettino cese-nate, e principalmente dal suo Segretario di Stato, il fine e sottile Ercole Consalvi. Il volume degli Atti si apre con la relazione di Dante Cecchi su La pubblica amministrazione ponti' fida sotto il Consalvi. Il tema non era semplice nelle radici, né univoco negli sbocchi, ma l'autore è riuscito, pur nel limite dell'occasione e la necessaria stringatezza del tempo ad offrire una sintesi sobria e soddisfacente dell'argomento, affrontato al riparo da viete deformazioni ideologiche. Del resto l'A. stesso ha più ampiamente trattato l'argomento in due volumi.
Di ambito più circoscritto è la relazione di Werther Angelini, il quale, dopo aver rammentato nelle parole iniziali l'importanza dei lavori recenti sulla Restaurazione nel Pesarese, riesce a fornire sul territorio preso in esame indicazioni e notizie, in notevole parte inedite e frutto di una seria e rigorosa indagine archivistica.
La restaurazione nell'opinione pubblica a Bologna: questo l'argomento toccato da Umberto Marcelli e tenuto con lodevolissima misura nell'area locale, senza forzature verso le vicende generali e senza sottolineature velleitarie e campanilistiche. Il saggio di Mar* celli è utile inoltre sia come campione per ricerche di analogo tenore sia come squarcio delle reazioni e degli atteggiamenti in una città difficile e gelosa della propria indipendenza ma, dopo Inesperienza napoleonica, tranquilla nelTaccogliere le modifiche introdotte dal Motuproprio del 6 luglio 1816.
Vittorio E. Giumella ha riferito sulle ripercussioni della Restaurazione avvertite nelle pastorali dei vescovi del Viterbese Bonaventura Gazzola e Antonio Gabriele Severoli, critici e polemici nei riguardi del pontefice. Acuta è la conclusione di Giuntella, che può valere per quanti, e non erano certamente pochi, avversarono fino al sabotaggio la riforma consalviana. <c Oscuramente Severoli e Gazzola fa presente Giuntella intravedevano la irreformabilità di uno Stato della Chiesa, secondo leggi umane ma come sbagliavano il giudizio storico del presente, così non osavano spingersi al di là della storia verso la profezia, proprio nella misura che si ostinavano a ritenersi i soli lucidi testimoni del secolo .
Onesto e sicuramente non banale è il contributo di Claudia Minciotti Tsoukas su La Restaurazione a Perugia. La studiosa ha il buon gusto di non voler dettare conclusioni indiscutibili, ma ha la modestia di presentare ipotesi e suggerimenti verso settori non ancora adeguatamente esplorati .
Un convegno, questo su Pio VII ed Ercole Consalvi, che non poteva non confermare con la serietà dei relatori e il pensoso rigore dei loro saggi, la qualificazione organizzativa e realizzativa del Comitato di Viterbo del nostro Istituto, tanto brillantemente mostrata in occasione del 49 Congresso internazionale di studi sul Risorgimento italiano, svoltosi nel capoluogo della Tuscia nel 1978.
VINCENZO G. PACIFICI
GIOVANNI VAILATI, Scrìtti filosofici, a cura di GIORGIO LANARO; Firenze, La Nuova Italia, 1980, in 8, pp. 381. L. 6.000.
La presente raccolta di scritti filosofici del Vailati, a cura di Giorgio Lanaro che l'ha arricchita di una ampia ed importante prefazione, vuole riproporre l'opera di un pensatore
2) Ivi, p. 3.
3) Ivi, p. 27.