Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno
<
1981
>
pagina
<
473
>
Libri e periodici 473
che rimase a lungo emarginato dalla storia della cultura italiana a causa dell'egemonia idealistica dall'inizio del '900 in poi. Nato a Crema nel 1863, il Vailati compi gli studi universitari a Torino, divenendo nel '92 assistente alla cattedra di calcolo infinitesimale del matematico Giuseppe Peano, frequentando il Laboratorio di economia politica di Salvatore Cognetti de Martiis, collaborando, tramite Luigi Einaudi, alla Riforma Sociale, dedicandosi agli studi di storia delle scienze con scritti vari in cui analisi storica e chiarificazione teorica si compenetravano e si sorreggevano vicendevolmente; matematico e filosofo di nome europeo, in rapporto con Russell, Mach, Brentano ecc. (come risulta dal suo ricco epistolario, edito anni fa dallo stesso Lanaro), il Vailati, aderente al pragmatismo logico, risulta impegnato nello studio della storia e teoria della scienza, e come polemicamente contrasta la rinascita dell'idealismo che tenta di svuotare la ricerca scientifica d'ogni portata filosofica, cosi esprime severi giudizi sui filosofi di cattedra d'orientamento positivista, segnalandone i limiti e l'arretratezza metodologica: ce I positivisti italiani indulgevano ad ingenue celebrazioni della scienza, ma erano rimasti per lo più ai margini del processo di rinnovamento e di revisione critica che negli ultimi decenni dell'Ottocento aveva investito le scienze fisicomatematiche. Cosi il progetto di saldare la filosofia con il lavoro degli scienziati non era stato sorretto da un'adeguata consapevolezza epistemologica e s'era risolto nell'estrinseca utilizzazione di specifiche nozioni scientifiche, dai positivisti acriticamente innalzate a sintesi universali o a generalizzazioni trascendenti i controlli sperimentali. La mancata determinazione dei limiti d'applicazione dei concetti scientifici aveva cioè favorito il perpetuarsi di arcaiche impostazioni speculative, specie in Ardigò e nei suoi epigoni, le cui inclinazioni metafisiche mal si dissimulavano dietro le reiterate dichiarazioni di fedeltà al metodo scientifico (p. 17).
Lavorando con contributi su problemi circoscritti, evitando le sintesi sistematiche o di carattere generale, rettificando errori ed ambiguità di linguaggio, il Vailati nonostante la prospettiva cosmopolita e i contatti con uomini di cultura era in sostanza un isolato tanto nella collaborazione al Leonardo di Prezzolini e Papini per la novità dell'esercizio analitico che si prefiggeva ben circoscritti scopi di chiarificazione, quanto per la definizione non ideologica della scienza, per la cautela nel rendere espliciti il senso, la direzione delle proprie scelte sia di fronte alla filosofia di Croce, che nel dibattito del Leonardo sul pragmatismo, or Con i suoi scritti, afferma il Lanaro, egli aveva delineato un concreto modello di analisi filosofica concepita come integrazione critica dell'indagine scientifica e storiografica. Un modello certo emandabile, che non mortificava però la ricerca entro schemi prefìssati o imposti dall'esterno e sollecitava' invece una fertile solidarietà interdisciplinare (p. 30). Note dell'autore e del curatore completano il volume.
RENATO GIUSTI
RUDOLPH M. BELL, Tate and Honor. Family and Viage. Demographìc and Cultural Change in Rural Italy sirice 1800; Chicago and London, The University of Chicago Press, 1979, in 8, pp. XIV-269. S.p.
Accompagnato da un notevole numero di tavole, grafici, appendici ecc., il presente volume studia il mondo rurale italiano tra '800 e '900 ed in particolare si sofferma su alcuni paesi (Albereto, Castel S. Giorgio, Rogliano e Nissoria) che risultano esemplari delle varie regioni della penisola, considerando quattro aspetti e caratteri del contadino italiano: fortuna, onore, famiglia, campanilismo; esaminando la storia dei singoli paesi, il variare della popolazione dal 1861 al 1971, la percentuale delle morti secondo l'età, la consistenza delle famiglie, il numero delle aziende, le forme di conduzione ecc., l'autore disegna un profilo demografico-sociologico dei singoli paesi (nascite, nozze, strutture familiari, possessi ecc.), da un lato proponendo alcuni esempi (ad Albareto la famiglia Zecca) e dall'altro indicando le somiglianze e differenze, ì caratteri costanti, tradizionali, moderni delle situazioni studiate, i fattori economici, culturali, politici ecc. Se il capitolo sul lavoro, dedicato anche alle strutture economiche, permette un confronto tra gli addetti alle varie attività lavorative in un ampio spazio di tempo, e si sofferma sulle strutture di classe, la