Rassegna storica del Risorgimento

CHIAVARI STORIA SEC. XVIII; GARIBALDI GIUSEPPE GENEALOGIA; MAZZ
anno <1982>   pagina <10>
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Lorenzo Carditi
questa era figlia di Domenico Boero e di Giulia Turio, che altro non erano se non i prozìi di Giuseppe Mazzini, in quanto la madre Giulia Turio era sorella della nonna di Giuseppe Mazzini. Maria Benedetta Boero, che nel 1759 aveva avuto come suo padrino di battesimo Sebastiano Garibaldi, prozio del generale Garibaldi, aveva poi sposato a Chiavari, sempre nella stessa parroc­chiale di S. Giovanni, il 1 gennaio 1781, il chiavarese Francesco Descalzi; ed in quella circostanza, uno dei due testimoni di nozze (l'altro, era uno certo Giu­seppe Lagomaggiore) era stato nientemeno che Giuseppe Mazzini, suo zio, nonno dell'omonimo più illustre nipote-In quella circostanza, il sacerdote celebrante la sacra funzione, era stato il Rev.do Antonio Turio, zio materno della sposa,4) il quale, a detta dello storico chiavarese Della Cella, non solo era un vero esemplare d'onestà, dottrina e disinteresse , ma anche un discreto musicista, buon filosofo, e perfino addo­mesticatore di uccelli. 5>
Maria Benedetta Boero era figlia, come già si è detto, di Domenico Boero, il quale, sulla scorta di quanto asserito dallo storico chiavarese Angelo Della Cella,6) rivestiva in quel tempo a Chiavari, la carica di Commissario della ga­bella del grano di quella città. Nato nel 1732, Domenico Boero il 30 gennaio 1758 aveva sposato a Chiavari, nella chiesa di S. Giovanni Battista, la chiava­rese Giulia Turio, la quale, come si sa, era sorella di Maria Turio, nonna di Giuseppe Mazzini. Da questa unione erano nati quattro figli: Maria Benedetta, nata nel 1759, andata sposa a Francesco Descalzi di Chiavari; Francesco Ma­ria, nato nel 1761, sposato alla genovese Fortunata Cestino; Clara, nata nel 1763, andata sposa al notaio chiavarese Domenico De Cella; ed infine Maria Antonia, nata nel 1766, andata sposa a Domenico Rivarola, di Chiavari, causi­dico e patriota. Domenico Boero, che lo storico chiavarese Angelo Della Cella definisce uomo assai argutamente lepido e di somma probità , era successi­vamente morto a Chiavari il 6 luglio 1778, in conseguenza di gravissime ustioni che gli erano state provocate il 28 giugno 1778 da un improvviso scoppio di alcuni fuochi d'artificio che si stavano preparando, da dilettanti, nella bottega di un suo amico, Antonio Turio qualificato dallo storico Angelo Della Cella, come negoziante e ricevitore della Lotteria in occasione delle imminenti festività in onore della Madonna dell'Orto, venerata a Chiavari e festeggiata, da secoli, in quella città, il 2 di luglio.
Dal complesso di tutte queste numerose notizie, si ricava a nostro avviso un dato di un certo interesse storico: che il fratello del nonno di Giuseppe Garibaldi, era molto amico del cognato del nonno di Giuseppe Maz­zini; in parole più semplici: un prozio di Giuseppe Garibaldi Sebastiano Garibaldi era così amico di un prozio di Giuseppe Mazzini Domenico Boero da fare da padrino di battesimo ad una figlia di quest'ultimo.
Accertala l'esistenza di questa amicizia, che legava fraternamente fra di loro
4? Antonio Turio, figlio di Bernardo Turio e di Benedetta Parma, era nato a Chia­vari il 17 maggio 1745 ed era stalo battezzato, nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista, il 13 giugno di quello stesso anno. Morto a Chiavari, a 60 anni di età, il 4 luglio 1805, era stato seppellito il giorno 6 di quello stesso mese (Chiavari, Archivio della chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista: Atti di Battesimo, voi. n. 9 [1737-1756]; e Atti di Morte, voi. n. 7 [1801-1809], p. 88).
5) A. DELLA CELLA, a Delle famiglie , eit., pp. 640-641.
6> A. DELLA CELLA, Delle famiglie , eit., p. 68.