Rassegna storica del Risorgimento

ELEZIONI COMUNALI MILANO 1914; PARTITI POLTICI MILANO 1914
anno <1982>   pagina <29>
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Barbarossa a palazzo Marino
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verno e l'impresa di Libia, e vi si prepararono con l'animo rivolto a Palazzo Marino e alle elezioni amministrative dell'anno successivo, 9> ritenendo che la maggioranza consiliare non sarebbe uscita indenne da nn insuccesso dei candi­dati liberali e cattolici. Le dimissioni della Giunta Greppi all'indomani dei bal­lottaggi misero del resto in evidenza che i liberali interpretarono lo loro scon­fitta innanzitutto come un voto contrario all'amministrazione municipale e quindi come un successo dell'opposizione socialista.
La Giunta Greppi, formatasi nel 1911, aveva affrontato una situazione che si presentava indubbiamente come molto difficile, sia per effetto della depres­sione economica, che decurtava le entrate municipali mentre acuiva i problemi sociali, sia per il peso dell'indebitamento ereditato dalle precedenti ammini­strazioni liberali Ponti e Gabba. Essa ribaltò la politica di tali Giunte, che avevano agito nella convinzione che il progresso economico della città sarebbe stato costante ed avrebbe quindi consentito di coprire una spesa in continua espansione con entrate sempre crescenti.10) Greppi ed i suoi collaboratori si prefìssero infatti una politica di economie, risparmiando sui costi dell'ammini­strazione ma soprattutto tagliando sulle spese, non escludendo quelle di carat­tere sociale, quali erano quelle contenute nel capitolo delle spese straordinarie e contemporaneamente fecero ricorso ad un aumento delle imposte, gravanti soprattutto sui ceti popolari.11} L'opposizione dei consiglieri socialisti alla nuova Giunta fu quindi diversa da quella sostenuta nei confronti di Ponti e di Gabba. Mentre a questi ultimi essi avevano contestato soprattutto la destina­zione della spesa comunale ed il fatto che venisse sostenuta prevalentemente dalle classi popolari, ma non la scelta di una sua costante espansione, a Greppi il capogruppo socialista Emilio Caldura oppose fin dall'inizio il netto dissenso del suo partito nei confronti di un programma della lesina , che avrebbe fatto
9) a La battaglia che è ingaggiata scriverà il quotidiano cattolico è grave e può decidere non solo della rappresentanza di sei su 508 Collegi, ma anche del prossimo indi­rizzo amministrativo del Comune: non si dimentichi che l'anno venturo si dovrà fare la prima applicazione del suffragio universale nei Consigli comunali e provinciali, e si rifletta che a seconda dei risultati che si avranno domenica 26 corrente e domenica 2 novembre occorrendo, potremo sperare o meno di conservare ai partiti d'ordine la gestione municipale (L'Italia. 11 ottobre 1913, a La campagna elettorale. L'assemblea dei rappresentanti delle Commissioni elettorali cattoliche ).
H9 Le Giunte Ponti e Gabba avevano realizzato una grande espansione della spesa municipale, facendo anche un largo ricorso al credito. L'ultimo preventivo predisposto da Gabba, quello per il 1910, prevedeva un disavanzo di 10.306.151, che scendeva a 9.943.783 nel preventivo dell'anno successivo, predisposto dal regio commissario Gallotti. Sull'attività delle Giunte Ponti e Gabba vedi: LUCIANO TINELLI, L'attività del Consiglio comunale e della Giunta municipale di Milano dal 1901 al 1909 cit., pp. 155-186; FRANCO NASI, op. dt., pp. 41-58. Sulla Giunta Greppi lo stesso FRANCO NASI, op. cit,, pp. 59-61 e ISABELLA SUPERÀTI-FURCA, L'attività del Consiglio comunale e della Giunta municipale di Milano dal 1910 al 1922, in 11 Comune di Milano cit., pp. 199-202 e 220-226.
Ji) Nel gennaio 1912 la Giunta Greppi fece proprie le proposte avanzate da un'ap­posita commissione consiliare per il risanamento delle finanze comunali e ohe consistevano nel contrarre nn nuovo prestito di trenta milioni per il triennio 1912-14, nell'alimentare di 2 centesimi la sovrimposta comunale sui terreni e i fabbricati e nel ritoccare alcune voci della tariffa daziaria (Atti del Comune di Milano, 1911-1912, voi. I, Atti del Consiglio comunale, seduta ordinaria del 24 gennaio 1912, pp. 419-429; voi. II, Allegati, Relazione della Commissione Consiliare per lo studio dei provvedimenti necessari all'assetto delle finanze del Comune).