Rassegna storica del Risorgimento

ELEZIONI COMUNALI MILANO 1914; PARTITI POLTICI MILANO 1914
anno <1982>   pagina <47>
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Barbarossa a palazzo Marino
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giare Turati e Treves nelle votazioni del 26 ottobre. Mussolini si sarebbe inoltre potuto servire della campagna elettorale del VI Collegio per fare propaganda, anche in vista dell'ormai prossimo congresso nazionale di Ancona,81* ad una visione della rivoluzione socialista che si differenziava profondamente non sol­tanto da quella dei riformisti, ma anche da quella dei vecchi intransigenti come Lazzari. La Comune di Parigi, cui Cipriani aveva partecipato, poteva bene dive­nire il simbolo di questo socialismo antiparlamentare ed antistatale. In effetti, durante la campagna per Cipriani YAvanti! non esaltò infatti della lunga ed avventurosa vita del vecchio garibaldino che la sua esperienza di comunardo, e della Comune mise in rilievo soltanto l'aspetto di violenta rottura con la società borghese, di unità di tutto il proletariato contro tutta la borghesia, per mettere in pratica un socialismo nel quale era lasciato ben poco spazio agli organismi della democrazia rappresentativa.82)
I lavoratori milanesi, che si accingevano ad andare a votare per il Comune, sentirono quindi parlare di qualcosa di profondamente diverso e lontano dai loro interessi e dalle idee che da vent'anni venivano loro espresse in materia di politica municipale dai Majno, dai Turati, dai Caldara e dagli Schiavi. Venne infatti agitato di fronte a loro, con un vigore polemico di segno opposto, ma mosso dall'eguale desiderio di dividere profondamente gli elettori in due schiere contrapposte, lo spettro di una Comune, di cui erano messi in risalto soprattutto gli aspetti più demagogici e barricadieri.
La candidatura Cipriani, come era nelle intenzioni dei suoi propugnatori, metteva dunque in difficoltà i socialisti riformisti, che in un primo tempo cer­carono di impedirla, poi la presentarono come un gesto di giustizia e di omaggio dovuto ad un vecchio combattente di tante battaglie ed anche come un desiderio nostalgico del partito socialista di tornare alle proprie origini.83) La violenta campagna liberale contro Cipriani, che non si limitò a criticare l'opportunità della sua anacronistica candidatura, ma mise in dubbio la sua onorabilità per­sonale, obbligò però i riformisti84) a rinviare ad elezione avvenuta la formula-
dei questore al prefetto in data 27-3-1914; Avanti!, 27 marzo 1914, I consiglieri socia­listi dell'Umanitaria invitati dalla Sezione del Partito a dimettersi ). Anche in questo caso era stato vivace Io scontro tra transigenti ed intransigenti . Per le nuove ele­zioni fu scelta nuovamente la tattica intransigente (Avanti!, 15 aprile 1914, Sezione So­cialista Milanese. Per le elezioni all'Umanitaria , ma prevalse questa volta la lista avversaria (Avanti!', 20 aprile 1914, <t Le elezioni all'Umanitaria ; II Secolo, 20 aprile 1914, a L'esito delle elezioni all'Umanitaria. La vittoria della lista concordata con 500 voti di maggioranza )..
ai) RENZO DE FELICE, op. cit., p. 177.
82) Si veda in particolare YAvanti! del 15, 19, 20, 21, 25 gennaio 1914.
83) Cosi espresse Treves nell'aprire la campagna elettorale socialista per Cipriani (Avanti!, 13 gennaio 1914, Entusiastico inizio di battaglia per l'elezione di Amilcare Cipriani. Un vigoroso discorso dell'on. Treves ). La difesa fatta da Treves della candida­tura Cipriani parve poco convincente alla stampa liberale (La Sera, 13 gennaio 1914, e La lotta elettorale al VI Collegio ; La Perseveranza, 16 gennaio 1914 a Immagini, iperboli e pretesti dell'on. Claudio Treves ).
84) la stampa liberale ebbe naturalmente buon gioco nell'addi tare nei riformisti i primi sconfitti della candidatura Cipriani, che significava il ritorno verso quelle forme grottesche della violenza e del sovversivismo, che sembravano, fino a qualche anno fa, superate per sempre (La Perseveranza, 20 gennaio 1914, La lotta elettorale al VI Col­legio. Socialismo a ritroso ). Vedi anche La Perseveranza, 21 gennaio 1914, a La lotta elettorale al VI Collegio. Lo sforzo rivoluzionario ; La Sera, 20 gennaio 1914, Rivolu-