Rassegna storica del Risorgimento

ELEZIONI COMUNALI MILANO 1914; PARTITI POLTICI MILANO 1914
anno <1982>   pagina <53>
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Barbarossa a palazzo Marino
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preparazione del Congresso di Ancona 113> e ribadita poi in vista delle elezioni114) rappresentava la conferma di una politica iniziata dai riformisti già nel 1908, allo stesso modo il programma era lo sviluppo coerente di quelli formulati precedentemente, ed in particolare di quello del 1910, cui Turati aveva premesso il già citato proemio, sicuramente una delle espressioni più lucide del sociali­smo municipale italiano.11S)
Fu Caldara a proporre nel marzo 1914 alla Sezione milanese l'o.<Lg. sulla questione amministrativa, su cui si modellò quello approvato ad Ancona, nel quale appare chiarissima l'ispirazione riformista, soprattutto dove si afferma la necessità dell'azione politica e parlamentare volta a difendere giornalmente gli atti delle amministrazioni socialiste ed a rendere il Comune capace di at­tuare liberamente il programma socialista.116) La stessa relazione congressuale sul programma amministrativo, stilata da Casalini, Sichel e Della Seta,117) era completamente riconducibile all'impostazione riformista118) e la sua approva­zione da parte di un congresso nel quale prevalevano numericamente i rivolu­zionari costituiva la riprova della mancanza, da parte di questi ultimi, di una politica alternativa in campo amministrativo.ìi9ì
Soltanto al congresso di Bologna del 1919 sarebbe in realtà emersa, anche se confusamente, una politica rivoluzionaria antitetica a quella riformista anche in campo amministrativo, inducendo Turati a denudare, al convegno dei consi­glieri comunali e provinciali socialisti, la pericolosità di una politica che stra­volgeva completamente tutti i canoni su cui si era basata fino a quel momento l'azione del partito.m) Ad Ancona invece la corrente maggioritaria credette
u) Avanti!, 11 marzo 1914, ce I socialisti milanesi sosterranno al Congresso di An­cona l'in transigenza assoluta nelle lotte amministrative . In quell'occasione Mussolini si disse un municipalista convinto , tentando di delineare un municipalismo socialista rivoluzionario, il cui tratto distintivo era una forte carica antistatale.
1M) Avanti!, 17 maggio 1914, ce Intransigenza dei socialisti nelle elezioni ammini­strative .
115} Proemio di FILIPPO TUBATI a I socialisti al Comune. Programma della Sezione Milanese del Partito Socialista Italiano per le elezioni amministrative del 1910, cit.
U6) Avanti!, 11 marzo 1914, oc I socialisti milanesi sosterranno al Congresso di An­cona rintransigenza assoluta nelle lotte amministrative , cit.
117) Avanti!, 2 e 4 aprile 1914, e Il programma amministrativo dei socialisti ita­liani. La relazione di Casalini, Della Seta, Sichel .
118) Lo notava Treves (Critica Sociale, 16-30 aprile 1914, Verso il Congresso , fir­mato Il Vice [Claudio Treves]). Anche secondo il bissolatiano Pensiero Riformista la rela­zione Casali ni-Deìla Seta-Sicliel rappresentava una delusione per l'andazzo rivoluzio­nario (Il Pensiero Riformista, 11 aprile 1914, ce II programma amministrativo socialista al Congresso di Ancona ).
U9) Il settimanale della Federazione provinciale socialista milanese, di cui era diret­tore Bruno Fortichiari, tentava di trovare una differenza di criteri nell'ambito comunale tra riformisti e rivoluzionari, affermando che i primi erano fautori del decentramento dello Stato, i secondi dell'autonomia comunale, intesa come libertà di agire non tenendo conto delle leggi dello stato. Il decentramento doveva essere inteso come una via transito­ria verso l'autonomia (La Battaglia Socialista, 21 marzo 1914, Verso nuove battaglie. La conquista del Comune. Decentramento o autonomia? , di Luigi Munari ). La Battaglia Socialista, la cui pubblicazione era stata decisa il 30 dicembre 1913 dal comitato centrale della Federazione provinciale socialista, le sospese il 22 maggio 1915 in vista dell'attuale momento politico (Archivio Centrale dello Stato, fondo F. 1, busta 16).
120) Direzione del Partito Socialista Italiano, Resoconto stenografico del Congresso dei